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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: il decadentismo 3- la poetica, ogni tecnica per abbandonare la normalità ovvero perseguendo lo "sregolamento di tutti i sensi", a questo mistero si può avvicinare solo chi rinuncia agli strumenti della razionalità e dunque l'arte che si esprime per simboli, per allusioni, per evocazioni misteriose, LA POETICA DEL DECADENTISMO si fonda sulla visione del mondo irrazionale, il simbolismo che cerca nella fuga in dimensioni "altre" l'unica possibilità di salvarsi dall'angoscia della vita reale, la realtà vera è inconoscibile perché ha un fondo misterioso in cui i confini tra le sensazioni si confondono, se l'arte è un linguaggio privilegiato per accedere al mistero dell'essere, lo è perché persegue la Bellezza e l'artista è una sorta di sacerdote ad essa votato che vede la natura come cuore del mistero della Bellezza, come una divinità "panica", ha un fondo misterioso in cui i confini tra le sensazioni si confondono per cui a questo mistero si può avvicinare solo chi rinuncia agli strumenti della razionalità, ha un fondo misterioso in cui i confini tra le sensazioni si confondono come aveva affermato il poeta Charles Baudelaire, intorno alla metà del secolo, nella sua poesia Corrispondenze, LA POETICA DEL DECADENTISMO si distingue in due tendenze apparentemente molto distanti, in realtà accomunate dalla visione irrazionale che nega (o disprezza) il reale e la quotidianità, l'artista che sa staccarsi dalla concretezza degli oggetti e delle regole dell'arte accademica, dunque il poeta e il musicista in primo luogo, perché la musica è la più immateriale delle arti per cui la poesia si fa musica, e in generale tutte le arti tendono a trascendere l'aspetto materiale del loro linguaggio e a fondersi le une nelle altre, nella fuga in dimensioni "altre" l'unica possibilità di salvarsi dall'angoscia della vita reale utilizzando ogni tecnica per abbandonare la normalità, in due tendenze apparentemente molto distanti, in realtà accomunate dalla visione irrazionale che nega (o disprezza) il reale e la quotidianità ovvero il simbolismo, rifiuta il determinismo di matrice positivista per cui la realtà vera è inconoscibile, la poesia si fa musica, e in generale tutte le arti tendono a trascendere l'aspetto materiale del loro linguaggio e a fondersi le une nelle altre e dunque in poesia il linguaggio tende a smaterializzarsi, abbandonando la logica per l'analogia e la sinestesia, nella fuga in dimensioni "altre" l'unica possibilità di salvarsi dall'angoscia della vita reale gurdando alla natura come cuore del mistero della Bellezza, come una divinità "panica", la realtà vera è inconoscibile come affermava contemporaneamente il filosofo Friedrich Nietzsche, ricerca ossessiva della bellezza in quanto se l'arte è un linguaggio privilegiato per accedere al mistero dell'essere, lo è perché persegue la Bellezza e l'artista è una sorta di sacerdote ad essa votato, a questo mistero si può avvicinare solo chi rinuncia agli strumenti della razionalità ovvero come diceva Arthur Rimbaud, il "poeta veggente", perseguendo lo "sregolamento di tutti i sensi" anche attraverso i cosiddetti "paradisi artificiali", in due tendenze apparentemente molto distanti, in realtà accomunate dalla visione irrazionale che nega (o disprezza) il reale e la quotidianità ovvero l'estetismo