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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: dal comune alla signoria, l'estensione territoriale dello stato comunale tanto che ben presto si formarono potenti stati regionali, una notevole crescita economica e polititica che si accompagnò all'acuirsi delle lotte interne per il controllo degli organi decisionali dello stato, la crescita del potere economico, e dunque anche politico della borghesia finanziaria e mercantile, il "popolo grasso" che cercò di inserirsi nella lotta per il potere che accendeva lo scontro tra le famiglie magnatizie, si rifecero agli schieramenti filoimperiale (ghibellini) e filopapale (guelfi) per quanto la distinzione non aveva molto a che fare con l'antica contrapposizione, quanto piuttosto con gli interessi particolaristici e le scelte politiche del comune, le assemblee cittadine affidarono il potere esecutivo ad un magistrato, il podestà, spesso proveniente da fuori il comune o comunque scelto tra le personalità comunali di maggior prestigio il quale dava garanzie alla cittadinanza di governare al di sopra degli interessi particolari delle famiglie dei magnati (l'aristocrazia cittadina), una notevole crescita economica e polititica che implicò la crescita del potere economico, e dunque anche politico della borghesia finanziaria e mercantile, il "popolo grasso", all'acuirsi delle lotte interne per il controllo degli organi decisionali dello stato per superare le quali le assemblee cittadine affidarono il potere esecutivo ad un magistrato, il podestà, spesso proveniente da fuori il comune o comunque scelto tra le personalità comunali di maggior prestigio, le assemblee cittadine affidarono il potere esecutivo ad un magistrato, il podestà, spesso proveniente da fuori il comune o comunque scelto tra le personalità comunali di maggior prestigio il quale era eletto per un periodo limitato, veniva pagato solo al termine del suo mandato e aveva l'obbligo di portare con sé segretari, notai, funzionari, milizie per la gestione ordinaria dello stato, una notevole crescita economica e polititica che implicò l'estensione territoriale dello stato comunale, la tregua garantita dai podestà ebbe sempre durata limitata e gli scontri intestini ripresero facilmente dopo la conclusione del mandato podestarile fino a quando un'unica famiglia, espressione degli interessi popolari o magnatizi, riusciva ad impadronirsi saldamente del potere e ad instaurare un regime autocratico ed ereditario, la signoria, nelle città si verificarono disordini e violenze, che alla lunga indebolirono la politica e l'economia per superare le quali le assemblee cittadine affidarono il potere esecutivo ad un magistrato, il podestà, spesso proveniente da fuori il comune o comunque scelto tra le personalità comunali di maggior prestigio, all'acuirsi delle lotte interne per il controllo degli organi decisionali dello stato lotte che videro le famiglie più in vista contendersi il potere, a capo di contrapposte fazioni armate, videro le famiglie più in vista contendersi il potere, a capo di contrapposte fazioni armate tanto che anche l'urbanistica ne conserva il segno: i comuni del Duecento conobbero il proliferare di edifici fortificati all'interno delle mura cittadine (le case-torri), videro le famiglie più in vista contendersi il potere, a capo di contrapposte fazioni armate tanto che nelle città si verificarono disordini e violenze, che alla lunga indebolirono la politica e l'economia, era eletto per un periodo limitato, veniva pagato solo al termine del suo mandato e aveva l'obbligo di portare con sé segretari, notai, funzionari, milizie per la gestione ordinaria dello stato per cui nella fase podestarile del comune si formò una burocrazia specializzata e un ceto di politici professionisti, I COMUNI NEL CORSO DEL XIII SECOLO conobbero una notevole crescita economica e polititica, dava garanzie alla cittadinanza di governare al di sopra degli interessi particolari delle famiglie dei magnati (l'aristocrazia cittadina) anche se il popolo (si intende la parte più facoltosa della borghesia, il popolo grasso, in quanto il popolo minuto non possedeva gli strumenti e la forza per imporre una propria politica) gli contrappose, a bilanciamento del suo potere personale, una propria magistratura, il capitano del popolo, dava garanzie alla cittadinanza di governare al di sopra degli interessi particolari delle famiglie dei magnati (l'aristocrazia cittadina) anche se la tregua garantita dai podestà ebbe sempre durata limitata e gli scontri intestini ripresero facilmente dopo la conclusione del mandato podestarile, dava garanzie alla cittadinanza di governare al di sopra degli interessi particolari delle famiglie dei magnati (l'aristocrazia cittadina) anche se talvolta approfittò del proprio prestigio e del proprio potere e riuscì ad affermare la supremazia propria e dei propri discendenti, trasformando il comune in una signoria, si rifecero agli schieramenti filoimperiale (ghibellini) e filopapale (guelfi) contrapposizione che dopo la sconfitta ghibellina di Manfredi a Benevento, si ripropose all'interno dello schieramento guelfo (guelfi neri filopapali, guelfi bianchi filoimperiali)