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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: galileo, misure di velocità usando il trampolino, i pendoli semplici osservando i pendoli con vincoli, il trampolino da cui dedusse che le componenti di un moto parabolico (orizzontale e verticale) sono fra loro indipendenti, trascurava nei calcoli il rotolamento della pallina quindi vi era perdita di energia, fu una relazione difficile da formulare matematicamente per Galileo perchè trascurava nei calcoli il rotolamento della pallina, trascurava nei calcoli il rotolamento della pallina quindi vi era discrepanza fra dati sperimentali e calcoli matematici, i pendoli semplici osservando il trampolino, i pendoli con vincoli da cui dedusse che l'altezza di risalita del pendolo dipende solo dalla velocità acquisita nella discesa, i pendoli semplici osservando i pendoli di diverse lunghezze, i pendoli di diverse lunghezze da cui dedusse che a pari velocità iniziali corrispondono uguali altezze di risalita, i vincoli che impediscono il movimento libero ma evidenziano una capacità di movimento del pendolo, la velocità finale è proporzionale alla radice quadrata dell' altezza di rilascio. che fu una scoperta importante perchè lega grandezze di natura differente: una cinematica e l'altra statica, una successione istantanea di piani inclinati tangenti la traiettoria del pendolo per effettuare misure di velocità, il trampolino da cui dedusse che la velocità finale è proporzionale alla radice quadrata dell' altezza di rilascio., una capacità di movimento del pendolo riconducibile (a posteriori) a quelle che oggi chiamiamo forze conservative, i pendoli semplici assumendo l'impossibilità del motore perpetuo, a posteriori, si ricava dal principio di conservazione dell'energia per cui l'energia potenziale della pallina si trasforma in energia cinetica: mgh= ½ mv^2, l'altezza di risalita del pendolo dipende solo dalla velocità acquisita nella discesa indipendentemente da lunghezza del filo, Galileo studiò i pendoli semplici, la velocità finale è proporzionale alla radice quadrata dell' altezza di rilascio. che a posteriori, si ricava dal principio di conservazione dell'energia