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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: m161, 1) i movimenti del diaframma e dei muscoli del torace, agendo sui polmoni, fanno sì che l'aria sia spinta in direzione della trachea 2) l'aria arriva quindi alla laringe che, attraverso la vibrazione delle corde vocali, produce un suono non ancora articolato (fo) 3) tratto sopralaringeo (filtro), composta da: cavità orale (palato molle, palato duro, lingua, denti, labbra) e cavità nasali il filtro modula e articola il suono producendo un segnale complesso un suono linguistico è un segnale complesso scomponibile in frequenze formanti (f1, f2, ecc.), o seconda armonica, terza armonica, ecc. dipendono dalle caratteristiche e dalla configurazione del filtro (modulazione di frequenza), canale uditivo-vocale 1. produzione: respirazione -> fonazione -> articolazione 2. trasmissione: frequenza fondamentale, ampiezza, spettro 3. percezione: altezza, intensità, timbro sistema sensoriale uditivo (percezione) orecchio esterno convoglia l'aria sino al timpano che vibra orecchio medio martello -> incudine -> staffa (pressione sul liquido dell'orecchio interno) orecchio interno attivazione di alcune cellule specializzate (recettori uditivi) trasduzione meccano/elettrica nervo acustico segnale elettrico sino alla corteccia uditiva primaria (dx/sx), Cosa studia la Fonologia? definizione ramo della grammatica che studia, all'interno d'una certa lingua, i suoni linguistici dal punto di vista della loro funzione (trasmettere significati) e della loro organizzazione in parole, a partire dalle unità distinte di suono (i fonemi), per la discriminazione e l'intelleggibilità dei suoni linguistici sono soprattutto importanti la prima e la seconda formante, ovvero la F1 (seconda armonica) e la F2 (terza armonica) area di esistenza dei suoni linguistici l'area di esistenza di un determinato suono linguistico è rappresentata dall'insieme dei valori di F1 e F2 che permettono a un campione statisticamente valido il riconoscimento (la categorizzazione) del suono senza errori, Cosa studia la Fonologia? livelli descrittivi del suono canale uditivo-vocale 1. produzione: respirazione -> fonazione -> articolazione 2. trasmissione: frequenza fondamentale, ampiezza, spettro 3. percezione: altezza, intensità, timbro, canale uditivo-vocale 1. produzione: respirazione -> fonazione -> articolazione 2. trasmissione: frequenza fondamentale, ampiezza, spettro 3. percezione: altezza, intensità, timbro trasmissione si compone di onde sonore (compressione e rarefazione dell'aria) che si propagano nello spazio, frequenze formanti (f1, f2, ecc.), o seconda armonica, terza armonica, ecc. dipendono dalle caratteristiche e dalla configurazione del filtro (modulazione di frequenza) apprendimento l'abilità nel produrre i suoni linguistici con il tratto sopralaringeo (filtro) si impara nei primi anni di vita, per la discriminazione e l'intelleggibilità dei suoni linguistici sono soprattutto importanti la prima e la seconda formante, ovvero la F1 (seconda armonica) e la F2 (terza armonica) nota che questi valori variano dai bambini agli adulti, e dagli uomini alle donne, frequenze formanti (f1, f2, ecc.), o seconda armonica, terza armonica, ecc. dipendono dalle caratteristiche e dalla configurazione del filtro (modulazione di frequenza) attenzione per la discriminazione e l'intelleggibilità dei suoni linguistici sono soprattutto importanti la prima e la seconda formante, ovvero la F1 (seconda armonica) e la F2 (terza armonica), 1) i movimenti del diaframma e dei muscoli del torace, agendo sui polmoni, fanno sì che l'aria sia spinta in direzione della trachea 2) l'aria arriva quindi alla laringe che, attraverso la vibrazione delle corde vocali, produce un suono non ancora articolato (fo) 3) tratto sopralaringeo (filtro), composta da: cavità orale (palato molle, palato duro, lingua, denti, labbra) e cavità nasali il filtro modula e articola il suono producendo un segnale complesso un suono linguistico è un segnale complesso scomponibile in frequenza fondamentale (fo), o prima armonica (onda con maggiore ampiezza e minore frequenza) dipende dalle caratteristiche anatomiche del parlante e dalla pressione ipoglottidale (pressione dei polmoni). La fo dipende soprattutto dalle caratteristiche delle corde vocali (lunghezza, spessore, ecc.), tratto vocale sopralaringeo cavità orale, cavità nasale laringe (sorgente dell'onda vocale) protezione della trachea durante la deglutizione, passaggio dell'aria e fonazione tramite la vibrazione delle corde vocali sistema subglottidale polmoni (espirazione) processo della fonazione (in pratica) 1) i movimenti del diaframma e dei muscoli del torace, agendo sui polmoni, fanno sì che l'aria sia spinta in direzione della trachea 2) l'aria arriva quindi alla laringe che, attraverso la vibrazione delle corde vocali, produce un suono non ancora articolato (fo) 3) tratto sopralaringeo (filtro), composta da: cavità orale (palato molle, palato duro, lingua, denti, labbra) e cavità nasali il filtro modula e articola il suono producendo un segnale complesso, canale uditivo-vocale 1. produzione: respirazione -> fonazione -> articolazione 2. trasmissione: frequenza fondamentale, ampiezza, spettro 3. percezione: altezza, intensità, timbro sistema vocale (produzione) tratto vocale sopralaringeo cavità orale, cavità nasale laringe (sorgente dell'onda vocale) protezione della trachea durante la deglutizione, passaggio dell'aria e fonazione tramite la vibrazione delle corde vocali sistema subglottidale polmoni (espirazione), si compone di onde sonore (compressione e rarefazione dell'aria) che si propagano nello spazio <math xmlns="http://www.w3.org/1998/Math/MathML"> <mtext> parametri fisici
delle onde sonore </mtext> </math> periodo (misurato in secondi e indicato con la lettera T) denominato anche come lunghezza d'onda, rappresenta la distanza tra due creste (o fra due ventri) frequenza (misurata in hertz: Hz | f=1/T) numero di cicli della forma d'onda ripetitiva per secondo correlato percettivo -> altezza del suono (grave/acuto) ampiezza (misurata in decibel: dB) massima variazione di una grandezza in un'oscillazione periodica correlato percettivo -> intensità del suono (debole/forte) spettro acustico diagramma che rappresenta le pressioni sonore in rapporto alla frequenza (distribuzione energetica del suono) forma d'onda profilo sul piano cartesiano rispetto all'ampiezza e al tempo, ramo della grammatica che studia, all'interno d'una certa lingua, i suoni linguistici dal punto di vista della loro funzione (trasmettere significati) e della loro organizzazione in parole, a partire dalle unità distinte di suono (i fonemi) ovvero studia la competenza che i parlanti nativi hanno della loro lingua necessaria ad individuare e separare i suoni che rimandano a dei significati da quelli privi di significato