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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: m092, Teoria gestaltista organizzazione autoctona che dipende dal funzionamento del sistema nervoso spiegazione gestaltica dell'illusione della luna la luna viene percepita grande all'orizzonte perché si trova "vicina" ad oggetti la cui proiezione sulla retina è più piccola rispetto a quella della stessa luna, siccome sono percepiti anche distanti, la luna viene percepità molto più grande, visione e ottica inversa in generale occorre considerare che nella visione vi sono due componenti: 1. geometrica 2. fotometrica, visione e ottica inversa in generale occorre considerare che nella visione alcuni elementi nella proiezione vengono persi, è poi la percezione che cerca di recuperare ciò che manca, intervengono anche nello spazio tempo p.e. Effetto Ternus (una diversa velocità di proiezione di fotogrammi contenenti una tripletta di pallini gialli in due diverse posizioni, provoca o lapercezione del movimento di un solo elemento, o quella del gruppo), visione e ottica inversa unificazione/segregazione completamento amodale dietro agli occludenti, approcci differenti sulla spiegazione del funzionamento della percezione visiva per esempio sul Triangolo di Kanizsa, Triangolo di Kanizsa elaborato da Gaetano Kanizsa psicologo e pittore italiano (1913 - 1993), Edgar Rubin fenomenologo danese (1886 - 1951) suggerì alcuni principi di base (1915) principio di minimo (tendenza a prediligere figure semplici), intervengono anche nello spazio tempo p.e. Effetto diligenza (dovuto al fatto che la percezione favorisce il minimo movimento degli elementi), la grandezza apparente di un oggetto proiettato sulla retina dipende dalla distanza percepita di questo stesso oggetto spiegazione di Emmert dell'illusione della luna la luna all'orizzonte ci appare più grande che in cielo in quanto alcuni elementi del terreno ce la fanno percepire più lontana, mentre la volta celeste viene percepita più vicina, Teoria empirista di Hermann von Helmholtz vedi inferenza inconscia: correzione inconscia della percezione attraverso l'esperienza (costanze percettive), - familiarità - inclusione (figure chiuse da un'area circostante che viene percepita come sfondo) - eree piccole su sfondi più grandi - convessità rispetto alla concavità - posizione (p.e. un orientamento dal basso verso l'alto) - ebenbreite (larghezza costante) tra i pionieri Edgar Rubin fenomenologo danese (1886 - 1951), visione e ottica inversa unificazione/segregazione intervengono anche nello spazio tempo, Emil Emmert oculista svizzero (1844 - 1911) elaborò Legge di Emmert (1881), Teoria gestaltista organizzazione autoctona che dipende dal funzionamento del sistema nervoso legata al principio di minimo (tendenza a prediligere figure semplici), Legge di Emmert (1881) dice che la grandezza apparente di un oggetto proiettato sulla retina dipende dalla distanza percepita di questo stesso oggetto, visione e ottica inversa grandezza/distanza Emil Emmert oculista svizzero (1844 - 1911), Triangolo di Kanizsa dove abbiamo due differenti spiegazioni - spiegazione helmholtziana: la mente spiega interruzioni e concavità generando l’oggetto più probabile - spiegazione gestaltista: emerge l’oggetto richiesto dal miglioramento strutturale, approcci differenti sulla spiegazione del funzionamento della percezione visiva tra i principali Teoria empirista di Hermann von Helmholtz, visione e ottica inversa grandezza/distanza le grandezze retiniche non corrispondono alle grandezze percepite