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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: m359, Internet (e, in particolare, il Web 2.0) favorisce lo sviluppo di una intelligenza ipertestuale, Derrick de Kerckhove sociologo belga (1944) sostiene che Internet (e, in particolare, il Web 2.0), ricerche sull'impatto dei nuovi media sul cervello da cui è emerso che l'uso quotidiano e simultaneo di sms, chat, email, social network, motori di ricerca, fruizione di musica, ecc., intelligenza ipertestuale è la capacità di organizzare velocemente più elementi in un contesto coerente, una minore concentrazione che porta a un minor approfondimento, allo sviluppo nei nativi digitali ma anche a un miglioramento delle prestazioni cognitive su soggetti di 50-70 anni, il software può liberarci dall'obbligo di pensare così da dedicarci di più nella pianificazione delle decisioni e nell'organizzazione come l'invenzione della scrittura ha liberato delle risorse cognitive: non vi è più la necessità di ricordare tutto a memoria, e potendo sfruttare i libri (memorie esterne) ci si può concentrare di più sull'innovazione (Havelock), capacità di usare l'intelligenza in maniera creativa, non basandosi esclusivamente sulla propria memoria a lungo termine, ma sulle "memorie esterne" (p.e. il web) e sulla possibilità di recuperare velocemente (p.e. con i motori di ricerca) e in maniera dinamica (in parte guidata anche dalla memoria episodica) le informazioni che poi vengono rielaborate ciò permette lo sviluppo di una intelligenza distribuita, diversi effetti psicologici p.e. frammentazione dell'attenzione, frammentazione dell'attenzione che porta a una minore riflessione, progetti collaborativi come wikipedia (o, più in generale, la blogosfera)) possono abbassare nel tempo la qualità dell'informazione e quindi anche dell'opinione pubblica, intelligenza connettiva è il rapporto, consapevole e deliberato tra persone (e tra persone e cose) per scopi specifici, lo sviluppo di una intelligenza distribuita che rappresenta una intelligenza collettiva, abbassare nel tempo la qualità dell'informazione e quindi anche dell'opinione pubblica favorendo fenomeni di populismo, Nicholas Carr scrittore statunitense (1959) sostiene che progetti collaborativi come wikipedia (o, più in generale, la blogosfera)), abbassare nel tempo la qualità dell'informazione e quindi anche dell'opinione pubblica favorendo abbassamento della qualità delle discussioni in rete, Gary Small psichiata geriatrico statunitense (?) ha condotto ricerche sull'impatto dei nuovi media sul cervello, progetti collaborativi come wikipedia (o, più in generale, la blogosfera)) possono danneggiare lo sviluppo di progetti più costosi, ma anche, più professionali, a un miglioramento delle prestazioni cognitive su soggetti di 50-70 anni i quali sperimentano una sensazione di riuscita personale (> autostima), memoria episodica vedi Mappa n. 104b (Endel Tulving)