WARNING:
JavaScript is turned OFF. None of the links on this concept map will
work until it is reactivated.
If you need help turning JavaScript On, click here.
Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: m123, le frasi e i calcoli sono rappresentazioni di contenuti differenze tra le caratteristiche dei calcoli e delle lingue calcoli (operazioni su quantità) 1a. chiusura delle unità di base significative di quantità (o Vocabolario lessicale). Ovvero: non possiamo utilizzare unità differenti da quelle previste 1b. riducibilità alle unità di base senza perdita di senso. Ovvero: nonostante l'infinità dei numeri, è possibile ridurre ogni numero alle unità di base: 1937 = 1+1+... 2. chiusura delle unità di base significative di operazioni sulle quantità o operatori (o Vocabolario sintattico) 3. rapporto biunivoco tra significanti e significati delle unità. Ovvero: la quantità "due" può essere espressa soltanto con la cifra "2" e non un'altra, la "somma" con l'unità "+" e non con un'altra 4. indifferenza dei significati di unità e stringhe rispetto ai loro possibili sensi. Ovvero: 2+3 può avere molteplici sensi: 5 mele, 5 case, ecc. 5. infinità potenziale delle stringhe e unicità del piano del contenuto esprimibile (campo noetico, o dicibile, rigorosamente circoscritto) 6. sono ammesse solo stringhe ben formate 7. i calcoli non possono "spiegare" altri calcoli. Ovvero: vi è l'esclusione di ogni autoriferimento. Il codice aritmetico non può essere metalinguaggio di se stesso, le frasi e i calcoli sono rappresentazioni di contenuti differenze tra le caratteristiche dei calcoli e delle lingue lingue (operazioni su informazioni) 1a. apertura del vocabolario lessicale. Ovvero: il vocabolario di una lingua non ha limiti precisi: ha un numero di parole indederminabile e variabile 1b. non riducibilità delle unità di base 2. apertura degli operatori sintattici. Ovvero: possiamo esprimere la stessa idee in molteplici modi diversi 3. rapporto plurivoci tra significanti e significati. Ovvero: le parole possono avere più significati 4. sensibilità a sensi e situazioni (p.e. la parola "scopa" assume diversi significati in base al contesto) 5. pluralità di piani. Ovvero: non è possibile definire a priori ciò di cui una lingua non può parlare 6. ammesse stringhe anche non ben formate. Ovvero: è possibile capire il significato di una frase anche se non è ben formata 7. uso epilinguistico e metalinguistico riflessivo, lingue (operazioni su informazioni) 1a. apertura del vocabolario lessicale. Ovvero: il vocabolario di una lingua non ha limiti precisi: ha un numero di parole indederminabile e variabile 1b. non riducibilità delle unità di base 2. apertura degli operatori sintattici. Ovvero: possiamo esprimere la stessa idee in molteplici modi diversi 3. rapporto plurivoci tra significanti e significati. Ovvero: le parole possono avere più significati 4. sensibilità a sensi e situazioni (p.e. la parola "scopa" assume diversi significati in base al contesto) 5. pluralità di piani. Ovvero: non è possibile definire a priori ciò di cui una lingua non può parlare 6. ammesse stringhe anche non ben formate. Ovvero: è possibile capire il significato di una frase anche se non è ben formata 7. uso epilinguistico e metalinguistico riflessivo approfondimento sui concetti di metalinguaggio, epilinguistico ovvero quando utilizziamo parole o frasi come: cioè, volevo dire che, ecc., per spiegare il nostro pensiero, calcolare e parlare ovvero le frasi e i calcoli sono rappresentazioni di contenuti, metalinguaggio è un codice che "spiega" un altro codice (linguaggio oggetto), nelle lingue vi sono elementi calcolabili, ma anche elementi non calcolabili in altri termini in una lingua non vi sono soltanto elementi dichiarativi (e quindi calcolabili), ma ci sono anche frasi che esprimono un sentimento, un ordine, ecc. (frasi comunque significative), lingue (operazioni su informazioni) 1a. apertura del vocabolario lessicale. Ovvero: il vocabolario di una lingua non ha limiti precisi: ha un numero di parole indederminabile e variabile 1b. non riducibilità delle unità di base 2. apertura degli operatori sintattici. Ovvero: possiamo esprimere la stessa idee in molteplici modi diversi 3. rapporto plurivoci tra significanti e significati. Ovvero: le parole possono avere più significati 4. sensibilità a sensi e situazioni (p.e. la parola "scopa" assume diversi significati in base al contesto) 5. pluralità di piani. Ovvero: non è possibile definire a priori ciò di cui una lingua non può parlare 6. ammesse stringhe anche non ben formate. Ovvero: è possibile capire il significato di una frase anche se non è ben formata 7. uso epilinguistico e metalinguistico riflessivo approfondimento sui concetti di epilinguistico, lingue (operazioni su informazioni) 1a. apertura del vocabolario lessicale. Ovvero: il vocabolario di una lingua non ha limiti precisi: ha un numero di parole indederminabile e variabile 1b. non riducibilità delle unità di base 2. apertura degli operatori sintattici. Ovvero: possiamo esprimere la stessa idee in molteplici modi diversi 3. rapporto plurivoci tra significanti e significati. Ovvero: le parole possono avere più significati 4. sensibilità a sensi e situazioni (p.e. la parola "scopa" assume diversi significati in base al contesto) 5. pluralità di piani. Ovvero: non è possibile definire a priori ciò di cui una lingua non può parlare 6. ammesse stringhe anche non ben formate. Ovvero: è possibile capire il significato di una frase anche se non è ben formata 7. uso epilinguistico e metalinguistico riflessivo e quindi nelle lingue vi sono elementi calcolabili, ma anche elementi non calcolabili