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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: m173, aprassia (disturbo neuropsicologico del movimento volontario) può essere di tipo ideomotoria (il soggetto non sa come fare), incapacità di compiere gesti coordinati e diretti a un determinato fine sebbene siano mantenute inalterate la volontà del soggetto e la sua capacità motoria importante! le persone affette da tale disturbo spesso non ne sono consapevoli, atti comunicativi che possono essere intenzionali e consapevoli (compiere volontariamente un gesto per ferire l'altro), il gesto come atto comunicativo e le sue patologie patologie del gesto aprassia (disturbo neuropsicologico del movimento volontario), non devono essere considerati come semplici atti motori ma come atti comunicativi, il gesto come atto comunicativo e le sue patologie classificazione dei gesti riflessivi (rivolti verso se stessi, p.e. il segno della croce), il gesto come atto comunicativo e le sue patologie classificazione dei gesti simbolici (gesti convenzionali di una data cultura), il gesto come atto comunicativo e le sue patologie classificazione dei gesti non riflessivi (si rivolgono all'esterno), aprassia (disturbo neuropsicologico del movimento volontario) può essere di tipo ideativa (il soggetto non sa cosa deve fare), aprassia (disturbo neuropsicologico del movimento volontario) ovvero incapacità di compiere gesti coordinati e diretti a un determinato fine sebbene siano mantenute inalterate la volontà del soggetto e la sua capacità motoria, atti comunicativi che possono essere non intenzionali ma consapevoli (un gesto fatto consapevolmente che ferisce involontariamente l'altro), intenzionali e consapevoli (compiere volontariamente un gesto per ferire l'altro) p.e. entrare in una sala, salutare tutti, tranne colui a cui vogliamo far capire la nostra disapprovazione, dissociazione automatica volontaria ovvero nel momento in cui il soggetto vuole compiere il gesto volontariamente non ci riesce, mentre riesce a compierlo correttamente se lo fa "senza pensarci", il gesto come atto comunicativo e le sue patologie classificazione dei gesti non devono essere considerati come semplici atti motori, rientrano tra i gesti anche le comuni azioni messe in atto per fare qualcosa (p.e. il gesto di bere, bevendo) in questo caso possono essere transitivi (quando realizzano effettivamente l'atto), il gesto come atto comunicativo e le sue patologie definizione di gesto rientrano tra i gesti anche le comuni azioni messe in atto per fare qualcosa (p.e. il gesto di bere, bevendo), nell'apprendimento di un gesto, o nella sua ideazione, svolgono un'importanza fondamentale i neuroni specchio le ricerche hanno mostrato che in un soggetto, le stesse parti calebrali si attivano sia durante il compimento di un gesto, sia nell'osservare lo stesso gesto compiuto da un altro soggetto, o nell'ascoltare un rumore che rimanda all'esecuzione di un gesto, rientrano tra i gesti anche le comuni azioni messe in atto per fare qualcosa (p.e. il gesto di bere, bevendo) in questo caso possono essere pantomimici (quando lo simbolizzano: p.e. fingere di telefonare), il gesto come atto comunicativo e le sue patologie realizzazione del gesto nell'apprendimento di un gesto, o nella sua ideazione, svolgono un'importanza fondamentale i neuroni specchio, il gesto come atto comunicativo e le sue patologie realizzazione del gesto 2) trasmissione - fase di trasmissione del gesto motorio verso quelle aree del cervello che governano il movimento