Cara Leda  (scusami se uso il ‘cara’ anche se non ci conosciamo … un po’ troppo personale?)

 

Ho letto il tuo intervento questo pomeriggio verso le 18:30 e ho cominciato a riflettere quasi subito … il mio problema era se risponderti oppure no … seguito a ruota da un secondo problema: in caso di risposta, DOVE?

 

Come vedi, ho deciso di risponderti e in forma privata.

 

Motivo per il quale ho deciso di risponderti: è chiaro che io sono una delle persone alle quali ti rivolgi … ed è altrettanto chiaro (per me) l’intento … direi…  non proprio positivo! Questo mi basta, visto che, non essendo d’accordo con quanto scrivi, sento di avere il diritto alla replica.

 

Motivo per il quale ti rispondo in privato : il mio intento non è polemico … la comunicazione in rete può causare perdite di significati e fraintendimenti … scrivendo una lettera aperta rischiavo di innescare una reazione a catena difficilmente contenibile … e questo non lo desidero!  J

 

Tutto quello che ti scriverò ha il solo scopo di chiarire il mio punto di vista … per cui  userò gli smile oppure delle soste per rassicurarti sulle reali intenzioni della mia comunicazione.  Così ad esempio  ;-))  !!!!!!

 

In questo momento sono serena e, sinceramente, mi farebbe piacere conoscerti … ma presumo che parecchi chilometri ci dividano …

 

Vorrei passare al sodo … fra poco la mia bimba mi costringerà a staccare!

 

Riporto innanzitutto il tuo intervento … ho colorato alcune frasi, alcune parole, perché è a partire da lì che vorrei costruire il mio intervento …

 

 

INTERVENTO DI LEDA:

 

Le riflessioni contenute in questo filo, mi pare che rischino di estremizzare, mitizzare forse, il wf: credo che all'inizio soprattutto qualcuno lo abbia usato per mostrare un po' di sè, al di fuori del contenuto specifico del corso e che questo ha creato quel disordine di cui parla Giuseppe all'inizio. Anch'io non riuscivo a capire perchè mai tante battute, anche ironiche, scherzose...
Forse negli ultimi giorni la cosa si sta ridimensionando, nel senso che c'è bisogno anche di sentire che si è fatto qualcosa in direzione dell'obiettivo del corso, che non era solo l'entrare in contatto via web, ma l'e-learning.
A me piacciono i posti Caldi, ma ci sono posti e posti: non possiamo usare questa occasione solo per
parlarci addosso e la riflessione di PierG.sotto la dicitura ombre in prima pagina di questa classe, mi pare che vada in questa direzione.
Io amo vedere i processi: credo che anche noi siamo cambiati dall'inizio, vedo più interventi di persone che all'inizio solo leggevano,
vedo interventi più mirati al compito da parte di chi ne sa di più.
Mi piacerebbe ancora uno sforzo maggiore in questo senso.
Ho letto nel mio girovagare fra i vari siti che l'e-learning non è un modo di apprendere per chi ha poco tempo, ma
non vorrei neppure metterci il doppio del tempo per arrivare allo stesso punto ( mettendo da parte tutte le riflessioni sull'importanza di costruire insieme conoscenza, che però non si riesce a costruire se si parla "di sè").
leda

 

Eccoci dunque …

 

Sono parecchi anni che insegno … non tantissimi … ma abbastanza … e ancora non ho incontrato un solo caso in cui il processo di apprendimento prescindeva dal “ sé “ …

 

Quando manca la presenza, quando il linguaggio non verbale non può assolvere la sua funzione essenziale nella comunicazione, qualcosa deve sostituirlo … cosa? C’è bisogno di indicatori di congruenza … la comunicazione verbale (nel nostro caso scritta) deve essere confermata … personalmente penso che ogni elemento del gruppo dovrebbe fornire agli altri degli elementi del proprio “ sé “ che indirizzino la comprensione dei propri interventi … ho paura di non riuscire a spiegarmi bene … mettiamo il nostro esempio  (mio e tuo) … non conoscendoti ho interpretato il tuo intervento come aggressivo e (scusami moltissimo … sono sicura che poi mi ricrederò!!!) arrogante. Questo perché il tuo sé, i tuoi modi di reagire, le tue emozioni e il tuo modo di manifestarle  non mi sono noti !!!

 

Quello che tu chiami “parlarci addosso” non è una seduta di autoanalisi ! E’ un passo verso l’altro, lo sconosciuto, con l’unica cosa che per il momento si possiede: il “ sé “ !

 

Metti la riflessione di PG, ad esempio … siamo sicuri di averla  interpretata così come lui l’ha pensata?

Io lo conosco il prof. Rossi … siamo sicuri che avesse  intenzione di ‘tagliare’ gli interventi … ‘rilassati’ favorendo un freddo procedere in nome della … produttività ?

 

So che alcuni di noi sono a disagio per come le cose stanno andando avanti (e non parlo solo di me!!!) … e questo, a mio avviso, farà in modo che nella fase progettuale i gruppi si formeranno, prevalentemente, con persone che in qualche modo si conoscono … e per questo possiamo già dichiarare fallito uno degli obiettivi primari di questo tipo di lavoro! Chi lavora in ambienti del genere  non dovrebbe  limitarsi a lavorare con il vicino di banco … che senso ha usare una tecnologia di così … vasto respiro come la Rete e poi chiudersi con quelli che già si conosce?

 

Il disagio di cui ti parlavo prima riguarda la sensazione che ci sia chi, ignorando in realtà il lavoro (non dovevamo analizzare ambienti di apprendimento?) , si limita alla ricerca degli interventi che non lo convincono per criticarli e giustificarci la propria indisponibilità a mettersi in gioco.

 

Faccio una pausa per assicurarti che sono sempre serena e distesa … se tu potessi sentirmi parlare, ora, ti accorgeresti che il mio tono è pacato e tranquillo. Ho una sola perplessità … non vorrei disturbarti con tutte queste mie parole! Se mi fermassi, però, mi rimarrebbe qualcosa dentro di irrisolto … qualcosa che potrebbe portarmi ad equivocare futuri tuoi interventi … e questo non voglio che accada!

 

Proseguo …

 

Da questo e da altri tuoi interventi percepisco la  richiesta di una guida che ci dica esattamente cosa dovremmo fare … e mi sembra di capire che non aver trovato una figura del genere ti abbia un tantino … come dire? … infastidita …… e magari, vedere persone che tranquillamente conversavano, senza preoccuparsi della guida, ti avrà fatto pensare che costoro  fossero tanto pieni di sé da non desiderarla, la guida!

Ebbene, se non posso sapere esattamente quello che hai pensato, certamente posso spiegare perché quelle determinate persone si muovevano così … liberamente! E’ la frequentazione di ambienti costruttivisti che ha  ‘sciolto’  i loro comportamenti. In questi ambienti la figura del tutor non è centrale (come invece lo è il docente nelle nostre classi!!!) … il sostegno che fornisce si innesta comunque sul lavoro che il gruppo porta avanti autonomamente una volta che gli siano stati forniti gli input iniziali. Spesso il tema principale passa in penombra (attenzione: non ho detto che sparisce!!!) e sviluppi inaspettati piegano in direzioni diverse … quello che mi sembra il vero obiettivo, quello più nascosto, è riuscire a costruire significati condivisi.

 

 

… la mia bambina deve essere sparita nel nulla …… J

 

Per finire, l’ultima tua frase segnata da me … penso che il tempo che si perde ora nel tentativo di conoscersi e dialogare, verrà recuperato quando la conoscenza reciproca eviterà fraintendimenti ed affinerà le tecniche del lavoro di gruppo. E’ veramente difficile lavorare con chi non si conosce!

 

Ed ora, per chiudere, alcuni … avvisi per i naviganti …

 

  1. non ho voluto fare la sapientona!!! Il mio unico scopo era  far sì che, nella mia mente, tu non rimanessi associata ad una sensazione negativa, quella che mi ha sconvolta (voglio proprio scrivere così!) quando ho letto il tuo intervento!
  2. non voglio distinguere nel mucchio quelli che hanno esperienza (di questi ambienti) e quelli che non ne hanno
  3. vorrei lavorare a questo progetto senza l’incubo che qualcuno sta facendo il giudice severo dei miei interventi
  4. non voglio essere costretta a vergognarmi di ciò che non conosco (ancora!!!) perché è proprio per questo che studio ancora!!!
  5. non voglio togliere alle persone fredde e riflessive l’opportunità di essere se stessi anche … on-line, ma … non vorrei che questa opportunità fosse tolta a me.

 

Semplicemente ……………. J !!!!!!!!!!!

 

Ti chiedo, ufficialmente, il permesso di pubblicare questa lettera in modo che tutti possano leggerla … non è un tornare indietro sui miei passi … te lo chiedo perché penso di essere riuscita nell’intento di non essere polemica!

La conferma me la darai tu!!!

 

Sarò presente al prossimo incontro in presenza. Vorrei conoscerti. Per invogliarti aggiungerò che sembro ‘fuori’, ma in realtà ……. lo sono proprio!!!!!!!!!!!!!!!!

SCHERZO!!!!!!!!!!

 

J  enza