Consapevolezza, atto primo
Il docente in formazione avrà acquisito una certa dimestichezza col fatto che esistono diverse tipologie di errore, così come diverse fasi di "produzione di errore".
Gli errori rilevati in un testo potranno concentrarsi nella morfosintassi, nell'ortografia, nel lessico, nelle strutture frasali, nelle strutture comunicative, e a seconda della lingua target può darsi che alcuni errori più frequenti siano più "naturali" e quindi meno gravi.
Ad esempio il discente che sta studiando il tedesco, nelle prime fasi di apprendimento avrà un alto numero di errori nell'ortografia, dovuti alla regola che richiede la maiuscola per ogni sostantivo in lingua tedesca. Questo tipo di errore può essere molto frequente, ma non avere un peso effettivo nella comunicazione e comprensibilità del testo scritto, ad esempio. In fasi successive l'errore potrà ricevere una considerazione penalizzante a seconda del percorso didattico impostato con la classe.
Le considerazioni summenzionate fanno riflettere sulle fasi di acquisizione di una lingua straniera, cui sono strettamente correlabili gli errori che la teoria dell'interlingua, dopo anni di studi, tende a classificare come segue:
«Se le fasi di apprendimento di una lingua possono essere classificate come prebasiche, basiche e postbasiche (vedi Scheda Madre 2 e percorsi, Pallotti, Ferrari, e Lo Duca, 2003) nell’ottica dell’Interlingua gli errori possono essere classificati in base allo stadio d’acquisizione, come mostra questa scheda di E. Bianchi, 2008, su: Classificazione degli errori in base allo stadio di acquisizione.
Occasionali
Pre-sistematici/Sistematici/Post-sistematici
Pre-sistematici: prima che lo studente sia consapevole dell’esistenza di regole.
Sistematici: fase di scoperta della regola. Spesso la forma corretta coesiste accanto a quella non corretta a indice di dinamicità dell’interlingua.
Post-sistematici o superflui: fase della pratica.
Errori di fossilizzazione: dopo che il processo di apprendimento si è concluso»