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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Parmenide, PARMENIDE la sua riflessione dà l'avvio all'ontologia, ciòè alla riflessione sull'essere in quanto tale, emerge chiaramente nella sua opera Intorno alla natura, un poema in esametri in cui racconta di essere stato trasportato da un carro guidato dalle figlie del sole oltre la porta, sorvegliata dalla Giustizia, che separa la Verità dalla città della Notte e di avere ricevuto lì dalla Dea la rivelazione della "verità perfettamente rotonda" rivelazione che consiste nell'affermare l'esistenza di una sola via percorribile dalla ricerca razionale, significa affermare contemporaneamente che qualcosa è e non è il che nega la ragione, la conoscenza comune che si affida ai sensi (doxa) è fallace e inconsistente perché solo la ragione, e non l'occhio vede il vero, ad Elea, da ambiente aristocratico (pare che abbia redatto le leggi della sua polis) questo spiega il legame con la tradizione oracolare, che vede la trasmissione della verità come oscuro messaggio rivelato dalla divinità all'iniziato che se ne mostri degno, gli attributi fondamentali del tò on ovvero che esso è immutabile, solo l'essere è, il non essere non è e si può pensare solo ciò che esiste e si può dire solo ciò che è pensabile, solo l'essere è, il non essere non è per cui il non essere non è e non può essere, dà l'avvio all'ontologia, ciòè alla riflessione sull'essere in quanto tale in quanto trasforma il verbo essere in un sostantivo neutro anteponendo l'articolo determinativo "tò" al verbo: tò on, l'essente (l'ente inteso in senso generico), affermare che esiste il divenire determina una contraddizione logica infatti significa affermare contemporaneamente che qualcosa è e non è, l'essere è e non può non essere da cui derivano gli attributi fondamentali del tò on, parte dalla negazione della pensabilità e dell'esistenza del non essere in quanto solo l'essere è, il non essere non è, PARMENIDE nasce ad Elea, da ambiente aristocratico (pare che abbia redatto le leggi della sua polis), gli attributi fondamentali del tò on ovvero che esso è ingenerato e imperituro, PARMENIDE la sua riflessione parte dalla negazione della pensabilità e dell'esistenza del non essere, il non essere non è e non può essere il che implica in polemica con Eraclito negare la possibilità stessa del divenire, gli attributi fondamentali del tò on ovvero che esso è eterno, solo la ragione, e non l'occhio vede il vero e tuttavia nella seconda parte del poema, di cui sono rimasti solo pochi frammenti, si proponeva di esporre una teoria non vera ma verosilile della molteplicità del mondo dell'esperienza, solo l'essere è, il non essere non è per cui l'essere è e non può non essere, gli attributi fondamentali del tò on ovvero che esso è finito