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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: aristotele, una fase culturale che coincide con la crisi della polis perché l'esperienza delle poleis indipendenti volge al declino mentre sul mondo greco si profila l'egemonia macedone, tutte le realtà hanno pari dignità ontologica e tutte le scienze pari dignità gnoseologica per cui il filosofo si occupa di un'insieme di scienze ciascuna con il suo proprio oggetto ma tutte collegate in un'enciclopedia del sapere che riflette la realtà una e multiforme, rappresenta un nuovo modello di filosofo, interessato più ad organizzare in modo sistematico la conoscenza che a formulare progetti politici in quanto ormai la dimensione politica è appannaggio esclusivo del sovrano e perciò lontana dall'orizzonte del cittadino greco, che adesso è suddito di un potere superiore, un'ulteriore differenza rispetto al maestro: il mondo non ha una struttura gerarchica, non c'è una dimensione "alta" (quella delle idee) appannaggio del filosofo e una dimensione bassa (quella degli oggetti) e delle opinioni a cui appartengono forme di conoscenza "inferiori" ma tutte le realtà hanno pari dignità ontologica e tutte le scienze pari dignità gnoseologica, non è inquadrabile né come esponente del pensiero aristocratico nè del mondo della teche piuttosto rappresenta un nuovo modello di filosofo, interessato più ad organizzare in modo sistematico la conoscenza che a formulare progetti politici, l'esperienza delle poleis indipendenti volge al declino mentre sul mondo greco si profila l'egemonia macedone non a caso il filosofo proviene da Stagira, città controllata dalla Macedonia, e accetta un incarico da parte del re macedone Filippo II come precettore del figlio Alessandro. Vive dunque a lungo a Pella, capitale del regno, e torna ad Atene, dove fonda il Liceo, solo dopo l'incoronazione di Alessandro, una fase culturale che coincide con la crisi della polis come denota il fatto che non è inquadrabile né come esponente del pensiero aristocratico nè del mondo della teche, ARISTOTELE interpreta una fase culturale che coincide con la crisi della polis, il filosofo si occupa di un'insieme di scienze ciascuna con il suo proprio oggetto ma tutte collegate in un'enciclopedia del sapere che riflette la realtà una e multiforme e la filosofia come metafisica avrà come oggetto l'essere in quanto tale, nella sua generalità: dunque sarà scienza prima, fondamento e principio unificatore di tutte le altre scienze, rappresenta un nuovo modello di filosofo, interessato più ad organizzare in modo sistematico la conoscenza che a formulare progetti politici per cui a differenza di Platone, il filosofo non avrà altro scopo che la conoscenza disinteressata del reale (non dovranno dunque essere affidate a lui le sorti della comunità), a differenza di Platone, il filosofo non avrà altro scopo che la conoscenza disinteressata del reale (non dovranno dunque essere affidate a lui le sorti della comunità) e ciò implica un'ulteriore differenza rispetto al maestro: il mondo non ha una struttura gerarchica, non c'è una dimensione "alta" (quella delle idee) appannaggio del filosofo e una dimensione bassa (quella degli oggetti) e delle opinioni a cui appartengono forme di conoscenza "inferiori"