Warning:
JavaScript is turned OFF. None of the links on this page will work until it is reactivated.
If you need help turning JavaScript On, click here.
Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: La Gerusalemme liberata, nonostante i suoi intenti severi lo lascia trasarire nella voluttà con cui descrive l'amore, ad esempio tra gli eroi Tancredi e Clorinda, amore peccaminoso, inevitabilmente tragico, ma non questo meno seducente o anche nell'insofferenza verso la civiltà (potere, intrighi, obblighi e conflitti) che spinge il personaggio di Erminia a rifugiarsi nel mondo semplice e ingenuo dei pastori, LA GERUSALEMME LIBERATA racconta le vicende legate all'assedio e alla conquista di Gerusalemme da parte di Gofffredo di Buglione e dei nobili crociati che lo affiancarono, aiutati dalle forze del bene (angeli) contro le forze del male (diavoli e maghi), LA GERUSALEMME LIBERATA adotta uno stile sempre controllato, sublime e solenne, in sintonia con il genere e con la precettistica dell'epoca, nell'insofferenza verso la civiltà (potere, intrighi, obblighi e conflitti) che spinge il personaggio di Erminia a rifugiarsi nel mondo semplice e ingenuo dei pastori in cui emerge lo stesso atteggiamento ambivalente che Tasso prova nel confronti della vita del cortigiano, LA GERUSALEMME LIBERATA nasce in seguito alla vittoria di Lepanto contro i turchi nel 1570, vittoria di Lepanto contro i turchi nel 1570 che riporta all'attualità il tema della guerra santa contro gli infedeli musulmani che aveva ispirato le crociate, le vicende legate all'assedio e alla conquista di Gerusalemme da parte di Gofffredo di Buglione e dei nobili crociati che lo affiancarono, aiutati dalle forze del bene (angeli) contro le forze del male (diavoli e maghi) per cui l'azione principale è unica e ogni altro episodio (ogni digressione) si collega ad essa - unità d'azione, le vicende legate all'assedio e alla conquista di Gerusalemme da parte di Gofffredo di Buglione e dei nobili crociati che lo affiancarono, aiutati dalle forze del bene (angeli) contro le forze del male (diavoli e maghi) per cui tutto avviene nello stretto intervallo di tempo compreso tra l'assedio e la conquista - unità di tempo, LA GERUSALEMME LIBERATA rivela il carattere inquieto e contraddittorio dell'autore, dal poema cavalleresco di Ariosto, che per Tasso pecca di eccessivo disordine e licenziosità, indulge troppo nel meraviglioso e rende l'opera diseducativa e inverosimile ecco perché pur ricollegandosi alla tradizione del poema cavalleresco, che tanto incontrava i gusti della corte di Ferrara, Tasso dà vita ad un nuovo genere, il poema eroico, rispetta la verosimiglianza e dunque può assumere finalità educative infatti nei Discorsi dell'arte poetica Tasso teorizza che l'opera d'arte, attraverso il diletto che provoca, deve soprattutto educare, per cui il contenuto deve essere verosimile (non si educa dicendo menzogne): pertanto, il poeta deve rispettare il vero storico anche quando inserisce personaggi e avvenimenti di invenzione, LA GERUSALEMME LIBERATA si differenzia dal poema cavalleresco di Ariosto, che per Tasso pecca di eccessivo disordine e licenziosità, indulge troppo nel meraviglioso e rende l'opera diseducativa e inverosimile, nei Discorsi dell'arte poetica Tasso teorizza che l'opera d'arte, attraverso il diletto che provoca, deve soprattutto educare, per cui il contenuto deve essere verosimile (non si educa dicendo menzogne): pertanto, il poeta deve rispettare il vero storico anche quando inserisce personaggi e avvenimenti di invenzione di conseguenza il meraviglioso presente nel poema non è attinto dalle fantasie magiche e fiabesche (moralmente discutibili), ma dal sovrannaturale cristiano, che è credibile, pur ricollegandosi alla tradizione del poema cavalleresco, che tanto incontrava i gusti della corte di Ferrara, Tasso dà vita ad un nuovo genere, il poema eroico che rispetta la verosimiglianza e dunque può assumere finalità educative, il carattere inquieto e contraddittorio dell'autore che nonostante i suoi intenti severi lo lascia trasarire nella voluttà con cui descrive l'amore, ad esempio tra gli eroi Tancredi e Clorinda, amore peccaminoso, inevitabilmente tragico, ma non questo meno seducente, nei Discorsi dell'arte poetica Tasso teorizza che l'opera d'arte, attraverso il diletto che provoca, deve soprattutto educare, per cui il contenuto deve essere verosimile (non si educa dicendo menzogne): pertanto, il poeta deve rispettare il vero storico anche quando inserisce personaggi e avvenimenti di invenzione e in questo l'autore dimostra una perfetta aderenza al clima severo e moralistico della Controriforma, le vicende legate all'assedio e alla conquista di Gerusalemme da parte di Gofffredo di Buglione e dei nobili crociati che lo affiancarono, aiutati dalle forze del bene (angeli) contro le forze del male (diavoli e maghi) per cui nel poema il campo cristiano mantiene la sua centralità e quando gli eroi si allontanano da esso si perdono (peccano, si allontanano dalla loro missione) - unità di spazio, pur ricollegandosi alla tradizione del poema cavalleresco, che tanto incontrava i gusti della corte di Ferrara, Tasso dà vita ad un nuovo genere, il poema eroico che si ispira rigidamente al modello dell'epica antica e pretende di rispettare le tre unità aristoteliche e lo stile sublime a cui deve aderire un'opera classicista di contenuto alto