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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: rivoluzione demografica e mutamenti sociali nel Settecento, portò ad una crescita del tasso di urbanizzazione soprattutto nelle aree più sviluppate, un graduale mutamento dei costumi e della mentalità per cui si affermò una visione del mondo più secolarizzata, un graduale mutamento dei costumi e della mentalità per cui si affermò la concezione per cui il lavoro è una merce come le altre, che si vende e si compra, e pertanto va retribuito, la flessione della curva di mortalità, più per l'assenza di conflitti davvero sanguinosi che per le migliori condizioni igieniche o per le scoperte mediche, che iniziarono a far sentire il loro effetto solo negli ultimi decenni del '700 per quanto l'attenzione per la salute pubblica aumentò nel corso del secolo, un innalzamento sensibile e costante della curva demografica che portò ad una crescita del tasso di urbanizzazione, non sfuggì all'attenzione dei contemporanei come R. Malthus, che nel Saggio sul principio di popolazione vedeva in essa un fattore negativo, un rinnovamento profondo della struttura sociale poiché l'antica nobiltà perse gran parte del suo prestigio, I MUTAMENTI SOCIALI NEL SETTECENTO derivarono da un innalzamento sensibile e costante della curva demografica, un innalzamento sensibile e costante della curva demografica dovuta a la flessione della curva di mortalità, più per l'assenza di conflitti davvero sanguinosi che per le migliori condizioni igieniche o per le scoperte mediche, che iniziarono a far sentire il loro effetto solo negli ultimi decenni del '700, un graduale mutamento dei costumi e della mentalità per cui nelle città si fece strada un nuovo modello di famiglia, più consona ai valori borghesi, la famiglia nucleare, basata sull'affetto e non sulla convenienza, anche i ceti più bassi si articolarono al loro interno in gruppi distinti, che conoscevano condizioni di vita molto variegate per esempio era differente la condizione di pura sussistenza dei contadini da quella, relativamente migliore, dei lavoratori nelle città, o da quella, molto peggiore, dei mendicanti e dei vagabondi, una crescita dell'indice di natalità che non sfuggì all'attenzione dei contemporanei, un innalzamento sensibile e costante della curva demografica che per oltre un secolo non cessò di crescere, la borghesia imprenditoriale, ormai definibile capitalistica per la grande disponibilità di capitali da investire, vide crescere enormemente la propria importanza sociale mentre il progresso economico determinava un aumento anche della piccola e media borghesia delle professioni, sempre più necessaria agli affari e alla vita sociale, un innalzamento sensibile e costante della curva demografica dovuta a una crescita dell'indice di natalità, I MUTAMENTI SOCIALI NEL SETTECENTO videro un rinnovamento profondo della struttura sociale, un rinnovamento profondo della struttura sociale poiché anche i ceti più bassi si articolarono al loro interno in gruppi distinti, che conoscevano condizioni di vita molto variegate, portò ad una crescita del tasso di urbanizzazione in quanto il sistema economico più evoluto rendeva più facili le occasioni lavorative nelle città, l'antica nobiltà perse gran parte del suo prestigio a causa della concessione di titoli nobiliari a molti borghesi da parte dei sovrani, che volevano così rimpolpare le casse statali e garantirsi la fedeltà dei nuovi nobili, a cui spesso venivano affidate funzioni amministrative o giudiziarie, I MUTAMENTI SOCIALI NEL SETTECENTO videro un graduale mutamento dei costumi e della mentalità