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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Le eresie del XII secolo, l'eresia dei catari o dei "buoni cristiani" che ritenevano il mondo conteso da due forze di pari potenza, il Bene e il Male, per cui per abbracciare il Bene bisognava rinunciare ad ogni piacere terreno e vivere secondo rigide regole ascetiche contro la quale papa Innocenzo III bandì una "crociata" guidata da Simone di Monfort e da altri nobili fedeli al re francese, che in tal modo tra il 1209 e il 1229 poterono appropriarsi delle ricche terre del sud della Francia e ricondurre tutta l'area al controllo della monarchia, l'eresia gioachimita, diffusasi nel Meridione d'Italia, anche nelle campagne, a partire dalla predicazione del monaco cistercense Gioacchino da Fiore alla fine del XII sec. che predicava come imminente la fine del mondo e invitava tutti a pentirsi, a rinunciare a ricchezze e piaceri, per prepararsi all'avvento di una nuova età dello Spirito santo, LE ERESIE TRA IL XII E IL XIII SECOLO si differenziano dalle eresie tardoantiche per il loro carattere non tanto dottrinale, quanto piuttosto di condanna morale e politica della Chiesa ufficiiale, il termine eresia significa "scelta" di andare contro l' "ortodossia", la retta dottrina per cui chi veniva definito eretico veniva scomunicato ed estromesso dalla comunità cristiana romana, dalle eresie tardoantiche per il loro carattere non tanto dottrinale, quanto piuttosto di condanna morale e politica della Chiesa ufficiiale come ad esempio l'eresia gioachimita, diffusasi nel Meridione d'Italia, anche nelle campagne, a partire dalla predicazione del monaco cistercense Gioacchino da Fiore alla fine del XII sec., nella condanna della Chiesa di Roma di ogni idea che deragliava da quanto deciso ufficialmente infatti il termine eresia significa "scelta" di andare contro l' "ortodossia", la retta dottrina, la ricchezza e il potere del papato generano riprovazione e dunque si rivendica la necessità di ritornare ad un cristianesimo evangelico, che si ispiri alla scelta della povertà e dell'uguaglianza che animava le prime comunità cristiane, l'eresia dei catari o dei "buoni cristiani" che ritenevano il mondo conteso da due forze di pari potenza, il Bene e il Male, per cui per abbracciare il Bene bisognava rinunciare ad ogni piacere terreno e vivere secondo rigide regole ascetiche eresia che si diffuse nella Francia meridionale, a partire dalla città di Albi, grazie all'appoggio ricevuto da Raimondo di Tolosa e da altri feudatari della regione che volevano opporsi al papato e alla monarchia francese filopapale, dalle eresie tardoantiche per il loro carattere non tanto dottrinale, quanto piuttosto di condanna morale e politica della Chiesa ufficiiale come ad esempio l'eresia valdese, nata dalla predicazione della povertà evangelica di Valdesio, un mercante di Lione che alla fine del XII secolo abbandonò le proprie ricchezze e creò una comunità di seguaci, l'eresia valdese, nata dalla predicazione della povertà evangelica di Valdesio, un mercante di Lione che alla fine del XII secolo abbandonò le proprie ricchezze e creò una comunità di seguaci che venne condannata da papa Lucio III con un documento ufficiale ("decretale") di scomunica nel 1184 proprio in quanto la predicazione valdese danneggiava la Chiesa, dalle eresie tardoantiche per il loro carattere non tanto dottrinale, quanto piuttosto di condanna morale e politica della Chiesa ufficiiale come ad esempio l'eresia dei catari o dei "buoni cristiani" che ritenevano il mondo conteso da due forze di pari potenza, il Bene e il Male, per cui per abbracciare il Bene bisognava rinunciare ad ogni piacere terreno e vivere secondo rigide regole ascetiche, dalle eresie tardoantiche per il loro carattere non tanto dottrinale, quanto piuttosto di condanna morale e politica della Chiesa ufficiiale poiché le trasformazioni sociali ed economiche dopo l'anno Mille diffondono tra i nuovi ceti, soprattutto cittadini, il bisogno di una spiritualità vissuta in modo più attivo e sincero, nei movimenti eretici nati agli esordi della Chiesa quando si andava fissando l'apparato di dogmi che il cattolicesimo di Roma considerava "ortodossia", LE ERESIE TRA IL XII E IL XIII SECOLO affondano le loro radici nei movimenti eretici nati agli esordi della Chiesa, alcune comunità cristiane non concordavano con l'apparato dottrinale ufficiale riguardo a questioni teologiche fondamentali, come la natura di Cristo, che per alcuni era solo divina, per altri solo umana mentre per la Chiesa ufficiale era umana e divina, nel momento in cui la Chiesa d'Occidente si sta riorganizzando su posizioni di forte centralizzazione decisionale e il papato rivendica per se stesso l'autorità assoluta anche in ambito temporale per cui i movimenti eretici verranno perseguitati e combattuti anche con l'uso della violenza, LE ERESIE TRA IL XII E IL XIII SECOLO affondano le loro radici nella condanna della Chiesa di Roma di ogni idea che deragliava da quanto deciso ufficialmente, dalle eresie tardoantiche per il loro carattere non tanto dottrinale, quanto piuttosto di condanna morale e politica della Chiesa ufficiiale poiché la ricchezza e il potere del papato generano riprovazione, LE ERESIE TRA IL XII E IL XIII SECOLO nascono nel momento in cui la Chiesa d'Occidente si sta riorganizzando su posizioni di forte centralizzazione decisionale e il papato rivendica per se stesso l'autorità assoluta anche in ambito temporale, si andava fissando l'apparato di dogmi che il cattolicesimo di Roma considerava "ortodossia" mentre alcune comunità cristiane non concordavano con l'apparato dottrinale ufficiale