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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Le conseguenze del primo conflitto mondiale 2, una svolta politica nei rispettivi paesi portò i due ministri degli esteri , Gustav Stresemann e Aristide Briand, a riavviare le trattative per trovare un accordo, dopo che nella Ruhr era ripresa la produzione trattative che portarono a un primo accordo con il piano Dawes, grazie all'intervento degli Stati Uniti che proposero uno scaglionamento più sostenibile del pagamento del debito tedesco, pagamento favorito da un prestito americano, dalla Francia con un eccesso di brutalità nel trattato di Versailles a causa del fatto che la Francia si sentiva minacciata da una eventuale ripresa tedesca in campo economico e politico, dalla Francia con un eccesso di brutalità nel trattato di Versailles a causa del fatto che la Francia aveva passati motivi di recriminazione nei confronti del potente vicino, aveva passati motivi di recriminazione nei confronti del potente vicino che avevano alimentato già alla fine del secolo passato atteggiamenti revanchisti nella politica e nella società, dalla Francia con un eccesso di brutalità nel trattato di Versailles a causa del fatto che la Francia impose il principio secondo cui la Germania dovesse essere considerata la principale responsabile della guerra, l'11 gennaio 1923 la Francia decise l'occupazione della Ruhr, una zona ricca di minere di carbone, per cautelarsi in considerazione del ritardo con cui lo stato tedesco pagava le indennità e le conseguenze furono un ulteriore aggravarsi della crisi economica, LA QUESTIONE TEDESCA DOPO IL PRIMO CONFLITTO MONDIALE si aggravò quando l'11 gennaio 1923 la Francia decise l'occupazione della Ruhr, una zona ricca di minere di carbone, per cautelarsi in considerazione del ritardo con cui lo stato tedesco pagava le indennità, si tentò di risolvere anche la questione dei confini con il Patto di Locarno del 1925, grazie alla mediazione inglese e italiana, che fissava definitivamente i termini del trattato di pace ma imponeva anche la smilitarizzazione della Remania clima nuovo che portò a un patto per la pace europea firmato da Francia e Stati Uniti, il Patto Kellog - Briand, patto che tuttavia rimase lettera morta a causa della destabilizzazione causata dalla crisi del '29, un primo accordo con il piano Dawes, grazie all'intervento degli Stati Uniti che proposero uno scaglionamento più sostenibile del pagamento del debito tedesco, pagamento favorito da un prestito americano a cui seguì un nuovo piano, il Piano Young, che tuttavia venne sospeso a causa della crisi del '29, un ulteriore aggravarsi della crisi economica che provocò una accelerazione fuori controllo del processo inflazionistico, per cui la carta moneta si svalutava drasticamente dalla sera alla mattina, portando la popolazione (soprattutto i lavoratori dipendenti) alla fame, aveva passati motivi di recriminazione nei confronti del potente vicino fra i quali la perdita dell'Alsazia e della Lorena nel 1870, alla Germania vennero imposte condizioni oggettivamente insostenibili tanto che Keynes, che aveva partecipato alla Conferenza di Parigi come osservatore, denunciò l'incongruenza delle valutazioni francesi a giustificazione delle misure adottate, la rinuncia alle colonie, ad una parte del suo territorio (Sudeti, Saar, corridoio di Danzica) l'occupazione militare della Renania, la rinuncia all'esercito, pesanti riparazioni di guerra misure che provocarono un'immediata e forte inflazione, dalla Francia con un eccesso di brutalità nel trattato di Versailles tanto che l'opinione pubblica tedesca parlò di Diktat, si tentò di risolvere anche la questione dei confini con il Patto di Locarno del 1925, grazie alla mediazione inglese e italiana, che fissava definitivamente i termini del trattato di pace ma imponeva anche la smilitarizzazione della Remania clima nuovo che portò a l'ingresso della Germania nella Società delle Nazioni, dalla Francia con un eccesso di brutalità nel trattato di Versailles per cui alla Germania vennero imposte condizioni oggettivamente insostenibili, LA QUESTIONE TEDESCA DOPO IL PRIMO CONFLITTO MONDIALE venne affrontata dalla Francia con un eccesso di brutalità nel trattato di Versailles, la reazione drastica del governo tedesco che impose la chiusura delle attività produttive e si impegnò a sostenere con sussidi i lavoratori che provocò una accelerazione fuori controllo del processo inflazionistico, per cui la carta moneta si svalutava drasticamente dalla sera alla mattina, portando la popolazione (soprattutto i lavoratori dipendenti) alla fame, l'11 gennaio 1923 la Francia decise l'occupazione della Ruhr, una zona ricca di minere di carbone, per cautelarsi in considerazione del ritardo con cui lo stato tedesco pagava le indennità e le conseguenze furono la reazione drastica del governo tedesco che impose la chiusura delle attività produttive e si impegnò a sostenere con sussidi i lavoratori, LA QUESTIONE TEDESCA DOPO IL PRIMO CONFLITTO MONDIALE sembrò risolversi quando una svolta politica nei rispettivi paesi portò i due ministri degli esteri , Gustav Stresemann e Aristide Briand, a riavviare le trattative per trovare un accordo, dopo che nella Ruhr era ripresa la produzione