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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: I Longobardi 2, un nuovo periodo di tensioni che vide contrapporsi nel ceto dirigente longobardo un partito filocattolico e un partito filoariano e quando quest'ultimo ebbe il sopravvento, venne eletto re prima Arioaldo poi, nel 636, il duca di Brescia Rotari, quest'ultimo ebbe il sopravvento, venne eletto re prima Arioaldo poi, nel 636, il duca di Brescia Rotari che condusse una politica interna filoariana, emanò in latino il primo codice di leggi longobarde (l'Editto che porta il suo nome) nel 643 che è una fonte di primaria importanza per conoscere la società del tempo, un nuovo periodo di splendore con il successore di Autari, Agilulfo, duca di Torino a cui seguì un nuovo periodo di tensioni che vide contrapporsi nel ceto dirigente longobardo un partito filocattolico e un partito filoariano, una fonte di primaria importanza per conoscere la società del tempo in quanto le pene per i reati si differenziano in base all'appartenenza sociale di chi li compie e li subisce, i singoli duchi si rifiutarono di eleggere un nuovo re e governarono fino al 584 come sovrani all'interno del territorio che controllavano tuttavia in seguito alla minaccia dei Franchi che si erano alleati con i Bizantini, nel 584 scelsero un nuovo re, Autari, a cui cedettero una parte delle loro terre per garantirgi una base adeguata di ricchezza che rendeva la sua autorità superiore a quella di ogni altro nobile, l'avvio di un contrastato processo di avvicinamento al cattolicesimo che tuttavia era osteggiato da una parte della nobiltà longobarda, un nuovo periodo di splendore con il successore di Autari, Agilulfo, duca di Torino il quale rafforzò il controllo amministrativo centrale attraverso un sistema di funzionari regi, i gastaldi, che amministravano le terre del sovrano dai tempi di Autari, ma avevano anche funzioni giugiziarie, militari e di controllo dei duchi, quest'ultimo ebbe il sopravvento, venne eletto re prima Arioaldo poi, nel 636, il duca di Brescia Rotari che emanò in latino il primo codice di leggi longobarde (l'Editto che porta il suo nome) nel 643, quest'ultimo ebbe il sopravvento, venne eletto re prima Arioaldo poi, nel 636, il duca di Brescia Rotari che conquistò la Liguria, un nuovo periodo di splendore con il successore di Autari, Agilulfo, duca di Torino il quale accettò che il proprio figlio ed erede venisse battezzato, un nuovo periodo di splendore con il successore di Autari, Agilulfo, duca di Torino il quale ampliò ulteriormente i confini del regno inglobando alcuni territori bizantini nel Veneto, fra cui anche Padova (601-603), un periodo di crisi dopo la morte di Clefi nel 574 quando i singoli duchi si rifiutarono di eleggere un nuovo re e governarono fino al 584 come sovrani all'interno del territorio che controllavano, emanò in latino il primo codice di leggi longobarde (l'Editto che porta il suo nome) nel 643 nel quale le antiche leggi longobarde, tramandate in forma orale, trovano una correzione che si ispira al diritto romano, venne scelto come sposo dalla regina Teodolinda che intendeva con lui continuare l'opera di conversione dei Longobardi al cattolicesimo e di fusione tra la popolazione latina e il suo popolo, le antiche leggi longobarde, tramandate in forma orale, trovano una correzione che si ispira al diritto romano per cui alla faida si sostituiva il guidrigildo, ovvero il pagamento di un risarcimento in denaro alla famiglia della vittima di omicidio, venne scelto come sposo dalla regina Teodolinda a dimostrazione delle notevoli capacità politiche e del grande prestigio della regina, il nuovo re prese in moglie una principessa bavara, Teodolinda, cattolica e in rapporti di amicizia con il papa Gregorio Magno determinando così l'avvio di un contrastato processo di avvicinamento al cattolicesimo, un nuovo periodo di splendore con il successore di Autari, Agilulfo, duca di Torino il quale venne scelto come sposo dalla regina Teodolinda, IL REGNO LONGOBARDO attraversò un periodo di crisi dopo la morte di Clefi nel 574