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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Le rivoluzioni del '48 - '49 (4), Carlo Alberto emanò lo Statuto albertino che precedeva una Camera elettiva, ma con suffragio molto ristretto, Ferdinando II fu costretto a concedere la Costituzione (modellata su quella francese del 1830) esempio che furono costretti a seguire anche gli altri sovrani, un clima di cauto riformismo da parte di alcuni stati italiani in quanto dopo la morte di Gregorio XVI, divenne papa Pio IX, giovane e dalla mentalità più aperta, Carlo Alberto di Savoia, succeduto a Carlo Felice nel 1831, nutriva ambizioni espansionistiche nei confronti della Lombardia per cui negli anni precedenti al '48 aveva abolito i diritti feudali, aveva ammodernato la struttura amministrativa, aveva migliorato l'agricoltura, aveva avviato la costruzione di una rete ferroviaria, favorendo così la nascita della siderurgia a Genova, aveva concesso una cauta libertà di stampa, Carlo Alberto emanò lo Statuto albertino che rimase come carta costituzionale anche dopo l'unificazione, in gennaio con la sollevazione di Palermo il 12 e il suo dilagare anche a Napoli alla quale nella sua rigidità il governo borbonico non riuscì a reagire, LE RIVOLUZIONI DEL '48 IN ITALIA furono preparate da un clima di cauto riformismo da parte di alcuni stati italiani, Carlo Alberto emanò lo Statuto albertino che dava al Sovrano un forte controllo sul potere esecutivo e sul Parlamento, Carlo Alberto aveva progettato di costruire una linea ferroviaria che unisse Genova, Torino e Milano, ma gli austriaci non erano d'accordo per cui innalzarono i dazi sui prodotti di importazione dal Piemonte, come vino e formaggi, furono costretti a seguire anche gli altri sovrani fu in questo contesto che Carlo Alberto emanò lo Statuto albertino, dopo la morte di Gregorio XVI, divenne papa Pio IX, giovane e dalla mentalità più aperta che accese subito gli entusiasmi dei patrioti che lo definirono "il Papa liberale", dava al Sovrano un forte controllo sul potere esecutivo e sul Parlamento in quanto il Re convocava e scioglieva il Parlamento, Carlo Alberto aveva progettato di costruire una linea ferroviaria che unisse Genova, Torino e Milano, ma gli austriaci non erano d'accordo poiché l'iniziativa avrebbe danneggiato il porto di Trieste, dava al Sovrano un forte controllo sul potere esecutivo e sul Parlamento in quanto il Governo era responsabile solo dinnanzi al Re, un clima di cauto riformismo da parte di alcuni stati italiani in quanto Carlo Alberto di Savoia, succeduto a Carlo Felice nel 1831, nutriva ambizioni espansionistiche nei confronti della Lombardia, dava al Sovrano un forte controllo sul potere esecutivo e sul Parlamento in quanto il Re nominava tutte le cariche dello stato e i ministri, un clima di cauto riformismo da parte di alcuni stati italiani che diede slancio alle idee dei moderati liberali, esplose una "guerra dei dazi" con l'Impero austriaco nel 1843 in quanto Carlo Alberto aveva progettato di costruire una linea ferroviaria che unisse Genova, Torino e Milano, ma gli austriaci non erano d'accordo, Carlo Alberto emanò lo Statuto albertino che aveva un carattere estremamente moderato, nella sua rigidità il governo borbonico non riuscì a reagire per cui Ferdinando II fu costretto a concedere la Costituzione (modellata su quella francese del 1830)