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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Prussia e Russia nella prima metà del XVIII secolo, divenne regno con Federico I a cui successe Federico Guglielmo I, Federico Guglielmo I che riformò l'esercito rendendolo un micidiale e moderno strumento per una politica dalla netta impronta militarista, Federico Guglielmo Hohenzollern, grande elettore del Brandeburgo e duca di Prussia che pur essendo formalmente sottomesso all'Impero, riuscì a consolidare la propria autorità stringendo una salda alleanza con la nobiltà terriera, gli Junker, la nuova capitale San Petroburgo, costruita in breve tempo sulle rive della Neeva in un territorio vicino al mar Baltico che Pietro aveva strappato alla Svezia nella "guerra del nord" contro la Svezia una città che anche visivamente segnava la discontinuità con la Russia rurale e con la vecchia capitale Mosca grazie ai suoi sontuosi palazzi e alla moderna concezione urbanistica, il protagonismo della Prussia che divenne regno con Federico I, radicali riforme della burocrazia, dell'esercito e dell'economia interrompendo così la tradizione di conservatorismo e xenofobia dello zarismo, Pietro I che salito sul trono riuscì a vincere le resistenze dei boiardi, la nobiltà terriera che da sempre condizionava l'operato degli zar, e a creare uno stato assolutistico, la crescita del prestigio e del potere della Russia zarista a partire da Pietro I, Pietro I che ampliò i possedimenti russi partecipando alle guerre europee, il protagonismo della Prussia a partire da Federico Guglielmo Hohenzollern, grande elettore del Brandeburgo e duca di Prussia, L'ASCESA DI NUOVE POTENZE NEL GIOCO DELLA POLITICA EUROPEA NELLA PRIMA META' DEL SETTECENTO vide il protagonismo della Prussia, salito sul trono riuscì a vincere le resistenze dei boiardi, la nobiltà terriera che da sempre condizionava l'operato degli zar, e a creare uno stato assolutistico grazie a radicali riforme della burocrazia, dell'esercito e dell'economia, salito sul trono riuscì a vincere le resistenze dei boiardi, la nobiltà terriera che da sempre condizionava l'operato degli zar, e a creare uno stato assolutistico la cui immagine fu la nuova capitale San Petroburgo, costruita in breve tempo sulle rive della Neeva in un territorio vicino al mar Baltico che Pietro aveva strappato alla Svezia nella "guerra del nord" contro la Svezia, L'ASCESA DI NUOVE POTENZE NEL GIOCO DELLA POLITICA EUROPEA NELLA PRIMA META' DEL SETTECENTO fu una conseguenza delle guerre che regolarono i nuovi equilibri europei, Federico Guglielmo I chiamato il "re sergente", pur essendo formalmente sottomesso all'Impero, riuscì a consolidare la propria autorità stringendo una salda alleanza con la nobiltà terriera, gli Junker e costituendo un apparato burocratico efficiente e un esercito regolare, L'ASCESA DI NUOVE POTENZE NEL GIOCO DELLA POLITICA EUROPEA NELLA PRIMA META' DEL SETTECENTO vide la crescita del prestigio e del potere della Russia zarista, riformò l'esercito rendendolo un micidiale e moderno strumento per una politica dalla netta impronta militarista strumento che permise al successore Federico II di inserirsi con successo nelle guerre dinastiche che scoppiarono tra le maggiori potenze europee e di ottenere importanti acquisizioni territoriali (Slesia, territori polacchi), Pietro I che prima di salire sul trono aveva viaggiato in tutta Europa allo scopo di conoscere gli aspetti più innovativi della politica, dell'economia e della società dei popoli più avanzati