Warning:
JavaScript is turned OFF. None of the links on this page will work until it is reactivated.
If you need help turning JavaScript On, click here.
Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Il fascismo 6, seguì li linee della diplomazia degli anni precedenti al fascismo durante tutti gli anni '20 in quanto per Mussolini era essenziale che l'Italia fascista ottenesse dalle due potenze europee, Francia ed Inghilterra il riconoscimento di un ruolo di arbitro nelle tensioni provocate dagli accordi di pace, inizialmente nei confronti della Germania nazista nutriva diffidenze anche a causa del dichiarato progetto di Hitler di annettere l'Austria, eventualità che non piaceva a Mussolini, doveva servire a rilanciare il prestigio dell'Italia fascista, a stimolare l'industria bellica, a dare uno sbocco alla disoccupazione in modo da consolidare il consenso popolare al regime ma serviva anche in uno scenario europeo profondamente mutato dall'espansionismo aggressivo della Germania nazista, come mossa forte per dimostrare che l'Italia non intendeva rimanere inerte a guardare, Mussolini pensava di emulare l'aggressività nazista e di sfruttare il sostegno di Hitler alle pretese espansionistiche italiane nel Mediterraneo così nel 1938, quando la Germania ritentò con successo l'Anschluss, l'Italia non si oppose, una svolta nel 1935 con la guerra d'Etiopia che doveva servire a rilanciare il prestigio dell'Italia fascista, a stimolare l'industria bellica, a dare uno sbocco alla disoccupazione in modo da consolidare il consenso popolare al regime, l'amicizia tra i due dittatori venne cementata da una visita di Hitler in Italia dopo la quale venne siglata una vera e propria alleanza militare, il Patto d'acciaio nel '39, la partecipazione dell'Italia alla conferenza di Locarno nella quale l'Italia e l'Inghilterra furono garanti di un patto di pacificazione tra Francia e Germania, l'amicizia tra i due dittatori venne cementata da una visita di Hitler in Italia dopo la quale anche in Italia vennero promulgate le Leggi razziali contro gli ebrei, una svolta nel 1935 con la guerra d'Etiopia che venne combattuta con armi chimiche e bombardamenti sui civili, portò l'Italia ad allearsi con Hitler in occasione della guerra di Spagna e in seguito alla adesione con il Giappone nel '37 al Patto Anticomintern voluto da Hitler, si ebbe un avvicinamento diplomatico tra Italia e germania che si consolidò con la stipula di un patto di amicizia, l'Asse Roma - Berlino nel '36, la politica estera tedesca puntava sempre più a provocare un conflitto e Mussolini pensava di emulare l'aggressività nazista e di sfruttare il sostegno di Hitler alle pretese espansionistiche italiane nel Mediterraneo, nel 1938, quando la Germania ritentò con successo l'Anschluss, l'Italia non si oppose e anzi l'amicizia tra i due dittatori venne cementata da una visita di Hitler in Italia, alla adesione con il Giappone nel '37 al Patto Anticomintern voluto da Hitler mentre la politica estera tedesca puntava sempre più a provocare un conflitto, LA POLITICA ESTERA DI MUSSOLINI inizialmente seguì li linee della diplomazia degli anni precedenti al fascismo durante tutti gli anni '20, nel 1938, quando la Germania ritentò con successo l'Anschluss, l'Italia non si oppose e anzi per non essere da meno, l'Italia procedette all'occupazione dell'Albania, una svolta nel 1935 con la guerra d'Etiopia che si concluse nel 1936 con la vittoria italiana e con la proclamazione il 9 maggio dell'Impero, una svolta nel 1935 con la guerra d'Etiopia in quanto Mussolini si allontanò da Francia e Inghilterra come conseguenza della reazione negativa delle due potenze alla conquista, per Mussolini era essenziale che l'Italia fascista ottenesse dalle due potenze europee, Francia ed Inghilterra il riconoscimento di un ruolo di arbitro nelle tensioni provocate dagli accordi di pace mentre inizialmente nei confronti della Germania nazista nutriva diffidenze, LA POLITICA ESTERA DI MUSSOLINI conobbe una svolta nel 1935 con la guerra d'Etiopia