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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Trasformazioni economiche nell'Inghilterra del Seicento, l'affermarsi di politiche mercantiliste che prevedevano la concessione statale di monopoli commerciali per gestire i traffici con le colonie, una sensibile crescita dovuta alle estrazioni minerarie, l'affermarsi di politiche mercantiliste che prevedevano il mantenimento della bilancia commerciale in attivo, la guerra dei Trent'anni aveva chiuso i mercati del Nord Europa per cui la concorrenza tra commercianti inglesi e orandesi per la conquista dei mercati meridionali si fece accesa, conquiste coloniali volute dalla corona, prima da Elisabetta poi anche dagli Stuart che portarono a una crescita esponenziale dei traffici commerciali, L'ECONOMIA IN INGHILTERRA NEI PRIMI ANNI DEL XVII SEC. portò a l'affermarsi di politiche mercantiliste, L'ECONOMIA IN INGHILTERRA NEI PRIMI ANNI DEL XVII SEC. portò a una diversificazione complessa della società, una diversificazione complessa della società con l'enorme aumento di ricchezza dei merchants, dei grandi imprenditori commerciali, una sensibile crescita dovuta alle trasformazioni produttive che investirono il settore tessile, L'ECONOMIA IN INGHILTERRA NEI PRIMI ANNI DEL XVII SEC. vide l'insorgere di un'agguerrita rivalità con l'Olanda, estrazioni carbonifere che fornivano una materia prima a basso costo per il riscaldamento privato ma anche per le attività artigianali, L'ECONOMIA IN INGHILTERRA NEI PRIMI ANNI DEL XVII SEC. vide una sensibile crescita, l'insorgere di un'agguerrita rivalità con l'Olanda soprattutto dopo che la guerra dei Trent'anni aveva chiuso i mercati del Nord Europa, una sensibile crescita dovuta alle conquiste coloniali volute dalla corona, prima da Elisabetta poi anche dagli Stuart, l'affermarsi di politiche mercantiliste che prevedevano la protezione del mercato interno attraverso le barriere doganali, estrazioni minerarie soprattutto delle estrazioni carbonifere, una diversificazione complessa della società con i ceti dei traders (commercianti all'ingrosso) e dei tradesmen (commercianti al dettaglio) sempre più consistenti, conquiste coloniali volute dalla corona, prima da Elisabetta poi anche dagli Stuart che portarono a un incremento notevole delle attività marittime (espansione delle strutture portuali di Londra, delle navi e delle imprese armatoriali), l'insorgere di un'agguerrita rivalità con l'Olanda che deteneva una posizione dominante nei commerci marittimi, trasformazioni produttive che investirono il settore tessile in quanto in Inghilterra, già in età eslisabettiana e più ancora durante la guerra dei Trent'anni, venne avviata una produzione locale di panni di lana più leggeri e più economici, che dominavano i mercati nordeuropei, beneficiando anche della contemporanea crisi della produzione tessile italiana