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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Atene 1, le leggi non erano scritte e questo fatto dava agli aristocratici l'arbitrio di piegarle ai propri interessi per cui il resto degli abitanti non avevano alcuna difesa di fronte alla prepotenza arostocratica, prevalse il potere dei ghene sul monarca e la polis si diede istituzioni aristocratiche in una fase in cui le leggi non erano scritte e questo fatto dava agli aristocratici l'arbitrio di piegarle ai propri interessi, suddivise la società in 4 classi, in base alle rendite terriere, e attribuì a ciascuna classe diritti e doveri proporzionali per cui la terza classe, quella degli zeugiti, che guadagnavano almeno 200 medimni dalle proprietà, rappresentava il nerbo della fanteria semplice e poteva accedere solo alle magistrature minori, LA POLIS DI ATENE ebbe le sue lontane origini in epoca micenea, quando in Attica nacque un centro Acheo e un palazzo, in epoca micenea, quando in Attica nacque un centro Acheo e un palazzo tuttavia all'epoca non ebbe una rilevanza di primo piano tra gli stati achei, in epoca micenea, quando in Attica nacque un centro Acheo e un palazzo e subito dopo si formarono una serie di piccoli villaggi, abitati anche da genti della Ionia, LA POLIS DI ATENE conobbe sicuramente una fase primitiva in cui a reggere lo stato era una figura regale (come all'epoca micenea), tanto che il nome "re" è rimasto in una magistratura della fase aristocratica, l'amministrazione della città era affidata a tre arconti (numero poi ampliato a 9), l'arcone eponimo che dava il nome all'anno, l'arconte polemarco che guidava l'esercito e l'arconte re, con funzioni religiose arconti che inizialmente svolgevano la loro carica a vita o per periodi lunghi, poi rimasero in carica solo un anno e al termine del mandato entravano a far parte dell'areopago, pochi decenni dopo, a causa del perdurare delle tensioni, un "legislatore", Solone mise in atto una riforma complessiva dello stato preceduta da una riforma penale che vietava la schiavitù per debiti, con valore retroattivo (per cui chi era divenuto schiavo per debiti venne liberato), il monopolio dei latifondisti sul territorio e lo strapotere degli stessi sul piano politico generò alla lunga conflitti che esplosero nel VII secolo in quanto la popolazione aumentava ma si impoveriva, prevalse il potere dei ghene sul monarca e la polis si diede istituzioni aristocratiche per cui al vertice dello stato vi era un consiglio che univa i rappresentanti delle grandi famiglie aristocratiche, l'areopago, chiamato così perché si riuniva su una collina dedicata al dio Ares, che nei fatti governava la città imponendo gli interessi dei grandi latifondisti sul resto della società, la popolazione aumentava ma si impoveriva soprattutto a causa di una legge che stabiliva la schiavitù per debiti, visto che molti piccoli proprietari finirono per chiedere prestiti ai latifondisti dando a garanzia la loro persona, al vertice dello stato vi era un consiglio che univa i rappresentanti delle grandi famiglie aristocratiche, l'areopago, chiamato così perché si riuniva su una collina dedicata al dio Ares, che nei fatti governava la città imponendo gli interessi dei grandi latifondisti sul resto della società i cui membri rimanevano in carica a vita, una prima inadeguata risposta fu data dalla stesura delle leggi, avvenuta intorno al 620 ad opera di un aristocratico, Dracone tuttavia pochi decenni dopo, a causa del perdurare delle tensioni, un "legislatore", Solone mise in atto una riforma complessiva dello stato, pochi decenni dopo, a causa del perdurare delle tensioni, un "legislatore", Solone mise in atto una riforma complessiva dello stato che trasformò Atene in una timocrazia,ovvero in una oligarchia in cui i pochi che hanno potere politico sono i più ricchi, il monopolio dei latifondisti sul territorio e lo strapotere degli stessi sul piano politico generò alla lunga conflitti che esplosero nel VII secolo conflitti ai quali una prima inadeguata risposta fu data dalla stesura delle leggi, avvenuta intorno al 620 ad opera di un aristocratico, Dracone, suddivise la società in 4 classi, in base alle rendite terriere, e attribuì a ciascuna classe diritti e doveri proporzionali per cui la quarta classe raggruppava i più poveri, i teti, piccoli proprietari terrieri, braccianti e operai, le cui entrate non arrivavano ai 200 medimni o erano inferiori, i quali non potevano procurarsi le armi e di conseguenza non avevano accesso alle cariche pubbliche, ma partecipavano alla ecclesia e votavano le leggi, oltre a partecipare alla elièa, un tribunale popolare a cui ci si poteva appellare contro le decisioni prese dall'areopago, trasformò Atene in una timocrazia,ovvero in una oligarchia in cui i pochi che hanno potere politico sono i più ricchi in quanto suddivise la società in 4 classi, in base alle rendite terriere, e attribuì a ciascuna classe diritti e doveri proporzionali, al vertice dello stato vi era un consiglio che univa i rappresentanti delle grandi famiglie aristocratiche, l'areopago, chiamato così perché si riuniva su una collina dedicata al dio Ares, che nei fatti governava la città imponendo gli interessi dei grandi latifondisti sul resto della società mentre l'amministrazione della città era affidata a tre arconti (numero poi ampliato a 9), l'arcone eponimo che dava il nome all'anno, l'arconte polemarco che guidava l'esercito e l'arconte re, con funzioni religiose, al vertice dello stato vi era un consiglio che univa i rappresentanti delle grandi famiglie aristocratiche, l'areopago, chiamato così perché si riuniva su una collina dedicata al dio Ares, che nei fatti governava la città imponendo gli interessi dei grandi latifondisti sul resto della società in quanto aveva compiti giudiziari (era un tribunale) e controllava l'operato degli arconti