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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: La prima guerra greco-persiana, quando Dario, dopo aver sconfitto la polis ribelle di Mileto, volle punire le poleis di Eretria ed Atene per il loro sostegno a Mileto avvalendosi della consulenza di Ippia, l'insuccesso della campagna militare contro Nasso, una delle Cicladi, nel 500 a.C. temendo una ritorsione da parte di Artaferne, satrapo di Sardi e massima autorità a cui era sottoposta Mileto (il quale aveva creduto nell'impresa e dopo aveva accusato Aristagora di essere il responsabile della sconfitta), e di Dario, la ricca e fiorente città di Mileto, nella Ionia nella quale l'apertura mentale aveva prodotto la nascita delle prime indagini filosofiche, con la scuola dei "naturalisti" o "fisiocratici": Talete, Anassimandro e Anassimene, in città ci furono coloro che chiesero di rinunciare a combattere e di cedere a Dario ma prevalse il partito dei favorevoli alla guerra, capeggiato da Temistocle, dalla politica espansionistica dei Gran Re persiani i quali già ai tempi di Ciro avevano esteso i confini dell'Impero fino alle coste dell'Anatolia, prevalse il partito dei favorevoli alla guerra, capeggiato da Temistocle e inoltre lo stratega Milziade riuscì ad imporre agli altri strateghi la sua strategia, consistente nel non aspettare il nemico in città ma nell'andargli incontro nella piana di Maratona, Atene si trovò da sola a combattere contro un esercito considerato invincibile tanto che in città ci furono coloro che chiesero di rinunciare a combattere e di cedere a Dario, le poleis non accolsero l'appello, a dimostrazione della divisione e degli egoismi nella politica greca ad eccezione di Atene, preoccupata degli effetti sul commercio dell'espansionismo persiano e del fatto che l'ex tiranno Ippia si fosse rifugiato presso i persiani, aveva comportato l'ascesa politica, nelle poleis sottomesse ai persiani, di tiranni appoggiati dal Gran Re come nel caso di Aristagora, tiranno di Mileto, Aristagora, tiranno di Mileto il quale decise di abbandonare la tirannia e di mettersi a capo di una rivolta antipersiana, le poleis greche, nate dopo la prima ondata di colonizzazione, erano state conquistate evento che aveva gravemente danneggiato l'economia di questi centri, per i tributi che dovevano pagare e per gli ostacoli al commercio, il sostegno di altre poleis greche tuttavia le poleis non accolsero l'appello, a dimostrazione della divisione e degli egoismi nella politica greca, un momento glorioso di crescita del prestigio e della forza economica della polis di Atene ma anche un ulteriore rafforzamento dell'identità greca nel suo complesso, sulla base dell'orgoglio comune della civiltà delle poleis contro il dispotismo dell'Impero persiano, quando Dario, dopo aver sconfitto la polis ribelle di Mileto, volle punire le poleis di Eretria ed Atene per il loro sostegno a Mileto per cui con un potente esercito e una flotta numerosa, mosse contro la Grecia e conquistò in primo luogo le Cicladi, poi sbarcò nell'Eubea e distrusse Eretria (490 a.C.), Sparta, a cui si era rivolta Atene in cerca di alleati, si rifiutò di mobilitarsi con il pretesto di essere nel pieno delle feste in onore di Apollo (in realtà riluttante ad indebolirsi con una guerra fuori dal Peloponneso) per cui Atene si trovò da sola a combattere contro un esercito considerato invincibile, LA PRIMA GUERRA GRECO-PERSIANA rappresentò un momento glorioso di crescita del prestigio e della forza economica della polis di Atene, con un potente esercito e una flotta numerosa, mosse contro la Grecia e conquistò in primo luogo le Cicladi, poi sbarcò nell'Eubea e distrusse Eretria (490 a.C.) mentre Sparta, a cui si era rivolta Atene in cerca di alleati, si rifiutò di mobilitarsi con il pretesto di essere nel pieno delle feste in onore di Apollo (in realtà riluttante ad indebolirsi con una guerra fuori dal Peloponneso), già ai tempi di Ciro avevano esteso i confini dell'Impero fino alle coste dell'Anatolia politica continuata da Dario, che aveva conquistato il Mar di Marmara (Ellesponto) e la Tracia (514 a.C.) e, poco prima dell'avvio della prima spedizione contro Atene, aveva sottomesso il regno di Macedonia nella Grecia continentale, quando Dario, dopo aver sconfitto la polis ribelle di Mileto, volle punire le poleis di Eretria ed Atene per il loro sostegno a Mileto ma in realtà contava di completare la sua conquista della regione, un ulteriore rafforzamento dell'identità greca nel suo complesso, sulla base dell'orgoglio comune della civiltà delle poleis contro il dispotismo dell'Impero persiano nonostante molte poleis si sottomisero al Gran Re, per paura di fronte alla minaccia persiana o per rivalità nei confronti delle poleis vicine