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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: ossi di seppia, nei suoi testi compaiono spesso i tentativi di trovare "l'anello che non tiene", di recuperare pienezza esistenziale e armonia con il reale ma sono tentavi fallimentari, destinati inevitabilmente a concludersi con uno scacco, il tema centrale della poetica montaliana. il male di vivere attraverso simboli oggettivi: elementi del paesaggio arido della Liguria, il muro, la luce abbagliante della canicola, gli stessi ossi di seppia..., già nel titolo, che allude ad una condizione di aridità e insensatezza perché gli ossi di seppia sono il residuo inutile che il mare deposita sulla riva, il tema centrale della poetica montaliana. il male di vivere dichiarato già nel titolo, che allude ad una condizione di aridità e insensatezza, compare in questa prima raccolta il motivo antiproustiano della memoria impossibile, tema che verrà sviluppato più ampiamente nelle Occasioni in quanto la memoria non può offrirci alcuna garanzia di recupero del passato, dato che il ricordo è impermanente e inconsistente, il poeta avverte il costante bisogno di forzare la catena deterministica che ci imprigiona entro i limiti dell'umano che ci angoscia con il ricadere sempre nella stessa concatenazione di eventi, rifiuta l'idea di una soluzione dell'angoscia esistenziale nel ricordo, nella regressione all'infanzia o comunque nella rievocazione del passato perché la memoria non può restituire il passato, il linguaggio poetico degli Ossi si allontana dallo stile raffinato dei "poeti laureati" e fa cozzare l'aulico con il prosastico nel senso che mescola in modo straniante ricercatezza e asprezza, registro aulico e registro quotidiano, la musicalità della tradizione del "canto" lirico e il ritmo prosastico, versi regolari e ipermetrie, rime fin troppo facili e assonanze o consonanze, si allontana dai modelli dell'epoca pur tenendoli presenti sotto alcuni aspetti come nel caso di Ungaretti, da una concezione radicalmente pessimistica di matrice leopardiana e schopenhaueriana che nega la possibilità di trovare un senso all'esistenza, Montale "attraversa", nel senso che è presente nella prima raccolta come bersaglio polemico per cui il linguaggio poetico degli Ossi si allontana dallo stile raffinato dei "poeti laureati" e fa cozzare l'aulico con il prosastico, Pascoli in quanto anche Montale rivolge la sua attenzione agli oggetti "umili", la frantumazione dell'identità, la percezione del soggetto di una interiorità disgregata e incerta ("l'animo nostro informe") da cui l'incomunicabilità, LE POESIE DI OSSI DI SEPPIA si incentrano su alcuni motivi legati alla sensazione di impotenza e di scacco avvertita dal giovane poeta, la frantumazione dell'identità, la percezione del soggetto di una interiorità disgregata e incerta ("l'animo nostro informe") anche perché compare in questa prima raccolta il motivo antiproustiano della memoria impossibile, tema che verrà sviluppato più ampiamente nelle Occasioni, su alcuni motivi legati alla sensazione di impotenza e di scacco avvertita dal giovane poeta quali il male concepito come sofferenza non solo esistenziale ma ontologica (come attestano gli oggetti naturali simbolo del male di vivere), su alcuni motivi legati alla sensazione di impotenza e di scacco avvertita dal giovane poeta quali la frantumazione dell'identità, la percezione del soggetto di una interiorità disgregata e incerta ("l'animo nostro informe"), Montale "attraversa", nel senso che è presente nella prima raccolta come bersaglio polemico in quanto egli rifiuta il modello del poeta - vate, che sente di avere un messaggio decisivo da comunicare, il poeta avverte il costante bisogno di forzare la catena deterministica che ci imprigiona entro i limiti dell'umano per cui nei suoi testi compaiono spesso i tentativi di trovare "l'anello che non tiene", di recuperare pienezza esistenziale e armonia con il reale, su alcuni motivi legati alla sensazione di impotenza e di scacco avvertita dal giovane poeta quali un sistema di opposizioni tra mare (simbolo che allude all'armonia del tutto) e terra, dominio dell'aridità e della disarmonia, tra paesaggio naturale e città