Warning:
JavaScript is turned OFF. None of the links on this page will work until it is reactivated.
If you need help turning JavaScript On, click here.
Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Costantino, venne stabilita, con l'appoggio di Costantino, la corretta interpretazione delle verità di fede del cristianesimo (ortodossia) che venne sintetizzata nel Credo, ancora valido per i cattolici (una dichiarazione di fede nei confronti dei dogmi fondamentali del cristianesimo), la convocazione nel 325 del primo concilio ecumenico a Nicea che venne presieduto dallo stesso Costantino, Costantino nel 324 si liberò anche del collega Licinio, Augusto d'Oriente, che non intendeva accettare la sua politica con il pretesto di difendere il cristianesimo, una politica autoritaria e di consolidamento del potere centrale, in un periodo di crisi accentuata, quando le istituzioni, la società, la politica e l'economia sembravano avviate ad una fase di inarrestabile declino per cui cambiando strategia rispetto al suo predecessore Diocleziano, non cercò di rinsaldare i legami della società tradizionale combattendo le comunità cristiane, dopo un breve periodo di disordini seguito alla dissoluzione del sistema tetrarchico quando Costantino riuscì a sconfiggere il rivale Massenzio, figlio di Massimiano, nella battaglia di ponte Milvio del 312, Costantino riuscì a sconfiggere il rivale Massenzio, figlio di Massimiano, nella battaglia di ponte Milvio del 312 e così rimase unico Augusto d'Occidente, L'IMPERATORE COSTANTINO salì al trono dopo un breve periodo di disordini seguito alla dissoluzione del sistema tetrarchico, fu fondata da un prete di Alessandria, Ario, il quale credeva blasfemo che potessero convivere la natura umana e la natura divina nella persona di Cristo con la conseguenza che relegando Dio ad una trascendenza inarrivabile all'uomo, veniva messa in discussione l'autorità della gerarchia ecclesiastica (che non poteva prporsi come tramite tra uomo e Dio), le comunità cristiane garantivano compattezza e organizzazione capillare sul territorio perché nel corso del III secolo, anche in virtù delle difficoltà in cui versava la società romana, il cristianesimo si era diffuso anche tra i ceti più alti e nelle élites politiche e culturali, dopo un breve periodo di disordini seguito alla dissoluzione del sistema tetrarchico quando Costantino nel 324 si liberò anche del collega Licinio, Augusto d'Oriente, che non intendeva accettare la sua politica, venne stabilita, con l'appoggio di Costantino, la corretta interpretazione delle verità di fede del cristianesimo (ortodossia) mentre ogni interpretazione che si allontanava da essa venne considerata eretica e bandita dai confini dell'impero, fu fondata da un prete di Alessandria, Ario, il quale credeva blasfemo che potessero convivere la natura umana e la natura divina nella persona di Cristo idea che una volta bandita dai confini dell'impero poté più facilmente attecchire tra le popolazioni barbare, la cui mentalità concreta faticava ad accettare l'idea della doppia natura, umana e divina di Cristo, dopo la vittoria su Massenzio (secondo la leggenda vinta grazie all'aiuto di Cristo) Costantino e Licinio promulgarono un Editto (313) con il quale si concedeva libertà di culto ai cristiani grazie al quale le comunità cristiane divennero sempre più numerose, ricche e potenti, ottennero un risarcimento statale per i danni subiti sotto Diocleziano e con una serie di altri editti si videro riconoscere un ruolo privilegiato nella società e nell'amministrazione pubblica (fu in questo periodo che lo stato concesse per la prima volta ai cristiani di trasformare le basiliche in luoghi di culto o addirittura finanziò la costruzione di nuovi edifici, l'avvio di una politica di accentramento anche in ambito religioso, con il potere di intervenire nelle questioni dottrinali del cristianesimo (cesaropapismo) come dimostra la convocazione nel 325 del primo concilio ecumenico a Nicea, una politica autoritaria e di consolidamento del potere centrale, in un periodo di crisi accentuata, quando le istituzioni, la società, la politica e l'economia sembravano avviate ad una fase di inarrestabile declino politica che si coronò con il trasferimento della capitale a Bisanzio, per la posizione strategica che la città deteneva e come chiaro segnale della ormai definitiva trasformazione in senso orientale dell'autorità imperiale, le comunità cristiane divennero sempre più numerose, ricche e potenti, ottennero un risarcimento statale per i danni subiti sotto Diocleziano e con una serie di altri editti si videro riconoscere un ruolo privilegiato nella società e nell'amministrazione pubblica (fu in questo periodo che lo stato concesse per la prima volta ai cristiani di trasformare le basiliche in luoghi di culto o addirittura finanziò la costruzione di nuovi edifici ma come effetto si ebbe anche il diffondersi di dispute accese sui fondamenti della nuova religione, che non possedeva ancora un apparato dogmatico rigido, il diffondersi di dispute accese sui fondamenti della nuova religione, che non possedeva ancora un apparato dogmatico rigido per cui venne stabilita, con l'appoggio di Costantino, la corretta interpretazione delle verità di fede del cristianesimo (ortodossia), fu fondata da un prete di Alessandria, Ario, il quale credeva blasfemo che potessero convivere la natura umana e la natura divina nella persona di Cristo con la conseguenza che veniva messa in discussione la Trinità, venne presieduto dallo stesso Costantino allo scopo di garantire al cristianesimo principi fondamentali indiscutibili (dogmi), riti condivisi e una struttura gerarchica forte, volle sfruttare il cristianesimo per ridare solidità e tenuta allo stato infatti le comunità cristiane garantivano compattezza e organizzazione capillare sul territorio