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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Il Sacro romano impero 4, il sovrano perdeva l'ultimo strumento di controllo sulla grande feudalità infatti anche se già da tempo era invalso l'uso di far ripetere il giuramento al figlio del vassallo quando questi moriva, sotto il profilo giuridico la conferma del beneficio non era automatica e dunque i discendenti che aspiravano a mantenere il feudo dovevano mostrare la loro fedeltà al sovrano, Ludovico il Pio già prima della sua morte aveva stabilito la divisione del territorio tra i suoi tre figli ovvero Ludovico, detto il Germanico, a cui andò la parte orientale dell'impero, la Germania, con la relativa corona, Ludovico il Pio già prima della sua morte aveva stabilito la divisione del territorio tra i suoi tre figli tuttavia alla morte del padre nell'840 i fratelli entrarono in guerra per la rivalità che li divideva, il lungo periodo di guerre aveva indebolito il potere centrale, tanto più che l'Europa cristiana in quegli stessi anni subiva attacchi continui da parte di nemici esterni (Saraceni, Vikinghi e Ungari) e i sovrani persero prestigio nei confronti di un'alta nobiltà sempre più ricca e militarmente potente tanto che l'ultimo re carolingio dei Franchi, Carlo il Semplice, fu costretto nel 911 a riconoscere il possesso della Normandia a Rollone, capo vikingo, che si dichiarò (ma solo formalmente) vassallo del re, un ulteriore periodo convulso, al termine del quale la corona di Francia andò ad Ugo Capeto, conte di Parigi e fondatore della dinastia capetingia (987) tuttavia il sovrano ormai controllava veramente solo una porzione ristretta del territorio ed era circondato da possedimenti feudali più vasti e potenti, che rivendicavano la loro autonomia: la monarchia feudale era dunque un'istituzione debole, Carlo il Grosso, figlio di Ludovico il Germanico, grazie alla morte dei suoi rivali riuscì a divenire imperatore e a riunificare un'ultima volta tutto il territorio dell'Impero carolingio nell'885 tuttavia il lungo periodo di guerre aveva indebolito il potere centrale, tanto più che l'Europa cristiana in quegli stessi anni subiva attacchi continui da parte di nemici esterni (Saraceni, Vikinghi e Ungari) e i sovrani persero prestigio nei confronti di un'alta nobiltà sempre più ricca e militarmente potente, la palese dimostrazione di inettitudine del sovrano provocò ribellioni feudali che portarono alla deposizione di Carlo deposizione a cui seguì un ulteriore periodo convulso, al termine del quale la corona di Francia andò ad Ugo Capeto, conte di Parigi e fondatore della dinastia capetingia (987), alla morte del padre nell'840 i fratelli entrarono in guerra per la rivalità che li divideva e Carlo il Calvo si alleò con Ludovico il Germanico contro il fratello Lotario, venne riconquistata da Carlo il Calvo alla morte del figlio di Lotario nell'875 e in seguito Carlo il Grosso, figlio di Ludovico il Germanico, grazie alla morte dei suoi rivali riuscì a divenire imperatore e a riunificare un'ultima volta tutto il territorio dell'Impero carolingio nell'885, il Capitolare di Quierzy, con il quale Carlo il Calvo, che si apprestava a recarsi a combattere in Italia, per ottenere la fedeltà dei suoi vassalli dovette concedere alla grande nobiltà l'ereditarietà dei poteri feudali che deteneva (877) in tal modo il sovrano perdeva l'ultimo strumento di controllo sulla grande feudalità, sanciva la suddivisione dell'impero in tre parti, con la corona imperiale riservata inizialmente a Lotario ma che poi venne riconquistata da Carlo il Calvo alla morte del figlio di Lotario nell'875, Ludovico il Pio già prima della sua morte aveva stabilito la divisione del territorio tra i suoi tre figli ovvero Lotario, il primogenito a cui andò la Lotaringia, la fascia centrale delo territorio imperiale che comprendeva la Borgogna, la Provenza e il Regno d'Italia, oltre alla corona imperiale, indebolirono il loro potere nei confronti della nobiltà, alla quale chiesero l'appoggio militare e dovettero concedere benefici e privilegi un passaggio fondamentale in tal senso fu il Capitolare di Quierzy, con il quale Carlo il Calvo, che si apprestava a recarsi a combattere in Italia, per ottenere la fedeltà dei suoi vassalli dovette concedere alla grande nobiltà l'ereditarietà dei poteri feudali che deteneva (877), poiché i loro eserciti parlavano l'antico francese e l'antico tedesco, ciascun sovrano ripeté il giuramento nella lingua dell'altro e in tale forma i cancellieri lo trascrissero per cui il Giuramento di Strasburgo dell'842 rappresenta il primo documento scritto nelle lingue volgari, alla morte del padre nell'840 i fratelli entrarono in guerra per la rivalità che li divideva e in tal modo indebolirono il loro potere nei confronti della nobiltà, alla quale chiesero l'appoggio militare e dovettero concedere benefici e privilegi, la sua solidità fino alla morte di Carlo Magno nell'814 grazie anche al prestigio e al carisma del sovrano, l'ultimo re carolingio dei Franchi, Carlo il Semplice, fu costretto nel 911 a riconoscere il possesso della Normandia a Rollone, capo vikingo, che si dichiarò (ma solo formalmente) vassallo del re e dunque la palese dimostrazione di inettitudine del sovrano provocò ribellioni feudali che portarono alla deposizione di Carlo, Ludovico il Pio già prima della sua morte aveva stabilito la divisione del territorio tra i suoi tre figli ovvero Carlo il Calvo che ricevette in eredità la parte occidentale dell'impero e la corona di Francia, Carlo il Calvo si alleò con Ludovico il Germanico contro il fratello Lotario e in seguito i due fratelli confermarono l'alleanza con un giuramento di fedeltà reciproca che venne pronunciato a Strasburgo, solo la morte dei fratelli, eredi di porzioni dell'impero, permise al figlio superstite di Carlo Magno, Ludovico il Pio, di mantenere l'unità dell'impero ma Ludovico il Pio già prima della sua morte aveva stabilito la divisione del territorio tra i suoi tre figli