Studioso,socievole, timido “Ho frequentato la facoltà di filosofia e quindi questo già potrebbe essere un indizio su come mi descriverei io, cioè una persona che sin da ragazzo, prima di fare l'università, ho cercato di ragionare sulla mia vita insieme agli altri e delle condizioni di vita non solo individuali ma anche sociali. Per questo ho cercato di fare filosofia per dare un inquadramento culturale a questo tipo di riflessioni che mi è sempre piaciuto fare. Purtroppo sono rimasto molto deluso dalla facoltà di filosofia, e questo è l'altro capitolo. Cioè che da quando vivo a xxxxxx ho cercato di partecipare alle esperienze di vita collettive, e a far parte del movimento, quindi mi potrei definire un militante del movimento antagonista, quello che i più chiamano no global in sostanza. Ciò è legato alla delusione del mondo universitario perché comunque la realtà accademica non m'ha lasciato assolutamente spazio per discutere dei problemi che mi stavano più a cuore. Ci siamo fermati un po' all'aneddotica della filosofia, piuttosto che a fare filosofia. Al massimo alla storia della filosofia, piuttosto che al tentativo di costruire un pensiero che sia in grado di modificare il mondo. Questa è una delle cose che di più mi appassionano...e quindi un elemento con cui mi descriverei: cioè una persona che non solo ha questo desiderio di conoscere se stesso, ma di confrontarsi con gli altri per tirar fuori un pensiero che sia anche una pratica. Un agire per modificare il mondo che mi sta intorno. In termini individuali mi descriverei una persona che ha avuto un vissuto familiare piuttosto burrascoso e forse questo desiderio di vivere collettivamente un pensiero di condivisone e di pratica è l'espressione della mancanza di un gruppo familiare solido...cioè io me la sono interpretata in questo modo. Ovvero che vivendo in una casa come questo, con altre 15 persone è come se mi fossi ricostruito una famiglia su altri criteri diversi da quelli che ho vissuto io. Quindi diciamo che il mio trascorso d'infanzia m'ha reso in qualche modo una persona non troppo equilibrata da un punto di vista caratteriale. Però l'esperienza di vita qui a xxxxx, nei criteri che ti ho spiegato prima, mi ha aiutato invece a trovare di nuovo un equilibrio e una serenità...una serenità che ho sempre ricercato e che magari da piccolo non ho vissuto. Te lo dico perché poi nell'ambito droghe potrebbe essere anche uno dei fattori che m'hanno portato a sperimentare e ad aprirmi a questo tipo di esperienze. Non so se possa essere sufficiente...” Il mio segreto era: devo essere bravo a scuola. Ma non era “devo”, perché a un certo punto m'ero proprio appassionato alle materie umanistiche che mi piacevano troppissimo. Quindi per me studiare non era...Per dire io studiavo anche 10-12 ore al giorno, per magari fumavo le canne dentro casa. Oppure se no il sabato sera, anche se avevo 16 anni, andavo a ballà e tornavo la mattina. Però io ero bravo scuola, e quindi lei era tranquilla, come se la scuola fosse un po' l'espressione della responsabilità che ci avevo. E quindi io son andato avanti facendo delle esperienze illegali, consumo di droghe, piccolo spaccio[...]”