Dopo un'esperienza molto intensa che lo ha spaventato, la rielabora come positiva e ricerca sempre stati di dissociazione forte. “Il mio viaggio preferito è partire da un pensiero che stai pensando e nel frattempo che ti è salita la botta, e partire in una serie di ragionamenti del tutto casuali, che ti portano proprio a rivivere esperienze, a proiettarti in cosa potrebbe succedere, a richiederti risposte su alcuni comportamenti. Infatti ciò che ha pure molto la ketch è vedere durante il viaggio tutta una serie di nessi logici che in realtà poi, se ci pensi bene dopo, neanche potevano esistere”. “Anche perché con la k è molto forte l'effetto di renderti molto chiaro il futuro: ciò che stai per vivere, ciò che pensi di vivere, il tuo futuro ti diventa molto più lampante come se lo stessi vivendo. Quindi se c'è una cosa che ti spaventa che ti potrebbe accadere da qui a quindici giorni e ci pensi è come se la stessi vivendo in quel momento e come se chiuso in quella situazione ti trovi smarrito e spaventato. Al contrario col passato invece ha molto la proprietà di rendertelo vivissimo come ricordo; ad esempio se ti catapulti col pensiero in una situazione andata, anche che è passata di 10 15 anni, tipo situazioni da bambino, te le riesci a vivere in maniera troppo più viva rispetto a quando ci pensi normalmente, riesci a ricordarti molti più particolari, sensazioni, riesci molto più a immedesimarti a quello che eri, a quello che pensavi. A volte mi capita di risentire addirittura gli odori che c'erano in quel momento in quella situazione. Beh questo è un altro effetto intrigante della k. Anche di questo ti accorgi le volte che esageri molto, perché a volte nei giorni successivi ti vengono come dei flashback. Facendo una cosa mi metto a pensare a qualcosa che è successo molti anni fa, una cosa casuale che magari mi fa ripensare ad una situazione che sto vivendo, e la vivo così intensamente da dire: “Madonna io ero così!”. Ti viene come se ti spostassi nel passato, e questo io l'ho sempre associato alla k come effetto[PAUSA]. Come droga è enorme secondo me, c'è una quantità di cose da provare praticamente infinite, perché è totalmente imprevedibile e ogni viaggio andrà in maniera diversa, non penserai mai le stesse cose, dipende troppo da quello che stai vivendo in quel momento, troppo dalla situazione in cui sei..ed è improbabile trovarsi in situazioni identiche in cui si pensano le stesse cose. Quindi ogni volta è un nuovo viaggio, un nuovo sballo; è una droga che è difficile che ti stanchi”. “Poi soprattutto c'è un altro aspetto che riguarda specialmente le feste e basta, dove soprattutto di notte con degli spettacoli particolari ci siano altri tipi di esperienze molto più visive. Però la è più che altro, un fatto che sei tu che hai una cattiva visione oculare, che diciamo metti a fuoco i ritardo, quindi le luci ti causano forte allucinazione. Se fatte come spettacoli come fanno certe tribe che le feste le sanno fare, ti causano proprio una distorsione dello spazio pesante nel senso che il sound te lo fanno vedere più piccolo, più corto, più alto,oppure come se fossi chiuso in una stanza oppure come se il cielo fosse coperto. Tutta una serie di effetti dovuti alla k e a questi spettacoli di luce. E li ce anche altri tipi di esperienze che però non sono forti come quando ti senti che esci dal corpo oppure inizi a pensare che stai per morire. Sono effetti più visivi che psichici, casati da queste luci, che sono divertenti però non è un viaggio potentissimo”.