“All'inizio si, quasi tutte le ho provate sempre alle feste, tutte le ho provate alle feste la prima volta. Tranne l'oppio che l'ho provato a casa, anche perché è un altro tipo di droga. Però tutte quelle altre sintetiche si, tutte alle feste all'inizio. Poi di alcune, quelle più da casa diciamo, come la k, ti allarghi il consumo pure a casa,perché con l'md o con lo speed è un po' più difficile gestirla. La k, anche a casa ti da un senso più tranquillo insomma”. “son diversi come viaggi, son diversi come situazioni che si creano, però mi piace usarla in tutte e due le parti, non c'è un luogo preferito. Cioè appunto ricerchi magari due cose differenti. A casa stai più...un viaggio personale, sulle tue con qualche amico, riesci a scambiare qualche parola, però più di tanto stai per i fatti tuoi diciamo, stai zitto, al massimo da ascoltare musica diciamo... Alle feste pure col fatto che si sta a a ballare, si sta in giro, riesci a sfogarla molto più con gli altri diciamo. Due situazioni diverse che si vengono a creare, ma mi piacciono tutte e due allo stesso modo.” “Mi piacciono ovviamente le feste grandi, le feste dove si respira ancora l'atmosfera che c'era diciamo agli albori dello spirito rave, perché soprattutto negli ultimi anni, già da quando ho iniziato io, già erano in fase di leggero declino le feste, ma negli ultimi anni sono andate molto peggiorando. Comunque lo spirito iniziale della “festa a tutti i costi”, de “la festa sei tu”, se ne sta andando rispetto allo spirito dei soldi e del rispetto che si ha di una crew che organizza una festa, del nome, e di tutte queste cose qui. Quindi invece le feste dove ancora si respira un atmosfera più..non familiare però un atmosfera, dal punto di vista sociale delle relazioni personali diverse rispetto alle esperienze che si fanno solitamente, sono l feste grosse, magri all'estero in Francia e in Portogallo. Queste son le feste che mi sono piaciute di più in assoluto. Non soltanto per la festa in sé come musica, come muri di casse, come grandezza, come numero di persone, ma soprattutto per i rapporti che ho avuto con la gente. Nel senso un rapporto molto più di fiducia, molto più aperto e tranquillo rispetto alla vita normale. Molto meno basato sulle apparenze, molto più siamo tutti persone. Anche la parità tra uomo e donna è una cosa che si vive molto di più in queste feste. Ad esempio non c'è il fatto come qui in Italia, soprattutto a Roma, che [pausa- risponde al telefono]. Appunto ti dicevo c'è un livello di rapporto sociale molto differente anche perché si mette in conto molto di più lo stato alterato che si ha in testa, per cui si vive di risate di flash e in realtà sono tutte stronzate nella vita normale, non ce niente di clamoroso, però sono tutti allucinati allo stesso modo quindi c'è una maniera empatica di sentire il viaggio e la fusione rispetto alla festa normale dove uno sta isolato per i cazzi suoi. Invece li c'è un modo molto più di gruppo di vivere l'effetto di una sostanza.”