“Io beh, principalmente ho vissuto molto dentro la cultura underground...nel senso nell'ambiente underground. Intendo case occupate, strada, festival, rave, squot..per molti anni. Chiaramente sono luoghi molto vicini anche al mondo delle droghe[pausa]. Diciamo che ho vissuto in maniera piuttosto estrema...cioè anni fa potevo essere più estremo, oggi invece sono più tranquillo...” Dopo la scuola compra un camper e parte con un amico per la Spagna: “Tre anni #però!#, in cui ho vissuto in giro e poi a Barcellona. Sai Barcellona allora era la capitale dell’underground, dei rave, dei punkabbestia. Io ho vissuto sempre solo in case occupate e non ho mai lavorato. Ho trovato un gruppo che viveva così…erano punkabbestia, nel senso avevano degli ideali..erano anarchici rifiutavano la società e quindi anche il lavoro. Però eravamo organizzati: ti svegliavi la mattina e dovevi sempre fare qualcosa in casa, magari accomodare il furgone…poi dovevi andare davanti ai supermercati a chiusura a farti dare quello che avanzava, andare in giro a scollettare. Alla fine vivere senza lavorare è complicato#un lavoro?# si [ridiamo]… E in più bisognava prepararsi per i rave…” no, c’era molta solidarietà…non mancava mai da mangiare per nessuno. Tutti si aiutavano… solo una volta mi ricordo è successo una cosa brutta. Sono arrivati due ragazzi calabresi tossici e sono stati accolti. Loro però hanno rubato 50 grammi di speed alla ragazza con cui stavo, ed è successo un casino” “ in Spagna ci sono rimasto tre anni…poi, tre anni fa sono venuto in Italia e me ne sono andato in Salento un’estate. Li invece con la k ho davvero abusato…” “beh a Firenze mi son trovato bene, sono rimasto nel giro dei rave, ma non avevo più la cresta e vivevo in affitto. Si, giusto una stanza in cui dormire che dividevamo in tre. In più avevo ricominciato a vedere ogni tanto i miei genitori, con loro andava meglio… e poi la vita che avevo fatto negli ultimi tre anni era dura, mi aveva un po’esaurito…”