Prima abitavo con i miei, poi siccome mi vedevano così diciamo eversivo mi mandarono in America nel ranch di un loro amico a lavorare per cercare di farmi capire..impostare la mia vita e capire che me la dovevo sudare. Li me la son sudata, perché sai ero ancora piccino e tutti i miei amici..era l'anno che c'era un rave gigantesco qui in Toscana emi chiamavano che eran tutti a divertirsi spensierati. Anche perché questo era un mezzo sceriffo nazista: se non mi alzavo alle 6 del mattino veniva giù e mi tirava giù bram! di prepotenza a raccattare 200 mucche con il cavallo e lavorare 12 ore al giorno a massacrarsi... R(6):E questo ti doveva far veni la voglia di impostarti? I(6):Si, mia madre per battuta gli aveva detto: “Mettimelo in riga”...ma lui l'ha presa proprio alla lettera. Forse gli faceva anche comodo perché va bene vitto, alloggio, sigarette e cinema però dopo due mesi e mezzo di lavoro mi ha pagato 600 dollari[ride]. Li per li è stata ancora di più la scusa per levarmi di casa. Dopo essere stato dall'altra parte del mondo ho preso maggior coscienza della mia ipotetica indipendenza. Ancora ero piccolo però mi son ancora di più allontanato da casa mia. A 14 anni poi era già il periodo più intenso di ribellione...quindi scontro totale con i genitori, bocciato alle scuole, e questo è stato ancora di più il motivo per vivermi di più la vita underground. E da lì ho cominciato a frequentare rave, concerti punk, centri sociali. Poi io ho sempre avuto la curiosità – cosa che non vedo nelle generazioni di oggi – la passione di conoscere la musica. Mi ricordo che stavo sempre a cercare di capire chi era che suonava, quello lì suona in una certa maniera...ascoltare la differenza di musica da un sound all'altro. E da li mi son avvicinato, volevo mettermi a suonare anch'io e ho provato con al musica elettronica. Prima suonavo la chitarra in questo gruppetto così per gioco. Ho fatto scuola di chitarra, ma quando ho iniziato a fare ste cose avevo già perso la manualità e mi ero scordato... Ma con al musica elettronica abbiamo tirato su questo sound-system, i xxx, tutto arrabattatissimo, casse sgangherate perché eravamo senza soldi. All'inizio eravamo in tanti, poi ora son rimasti in 3; con qualche giunta che non centrava nulla... R(7):Quando è nato il progetto? I(7):Nel 2004, ma abbiamo cominciato molto lentamente...Perché magri ci stavano un sacco di ragazzetti che magari son partiti subito cercando di organizzare feste mettendole su internet e poi veniva un botto di gente e si prendevano le infamate...noi invece partivamo con la voglia di divertirci e di sperimentare ste cose e ce ne andavamo nei boschi dell'xxx in 10 amici, eravamo noi..a volte con le macchinette appoggiate su di un pancale per terra, una cassettina e andavamo avanti fino alle 6 sicuri che li non ci rompeva i coglioni nessuno. Suonavamo un po' tutti e poi magari a passa voce venivano un po' di amici dalla città, proprio per divertirsi. Poi abbiamo trovato un posto abbandonato fuori città dove non ci hanno mai rotto le scatole, pieno di amianto ecc. E li è stato proprio la base della sperimentazione, prima di ingrandirsi e capire un po'..tutto passa parola è stato anche li. Ma era un posto un po' più grosso, ci eravamo tirati su un po' più d'attrezzatura, in più vedevamo che la gente arrivava, si divertiva ed era contenta..così - visto che la passione c'era - abbiamo provato a costruire qualcosa di più serio. Però per vari motivi non ha funzionato. Secondo me perché...boh magari perché avevamo una mentalità più semplice che poi li è rimasta ai miei amici, che tra l'altro erano anche più grandi di me. Io invece mi sono aperto ad un altra mentalità nei confronti della musica. Perché se è veramente una passione non ti puoi limitare a certe cose, in più ci vuole un minimo di serietà soprattutto se inizi a fare cose grosse dove ci sono tante persone. Non puoi fare errori tipo come all'ultima 72 ore dove abbiamo abbandonato il bar con mille euro d'incasso...o suonare male, perché anch'io ero partito con la tekno da rave con queste macchinette semplicissime. Perché a farla bene è un conto, ma la gente che balla è ignorante e li va bene tutto. Ma io ho senti il bisogno personale di allargarmi su altri stili, visto che la musica elettronica è più semplice di altre. Non la puoi paragonare al jazz o al blues. Per questo un vero musicista si deve sperimentare, magari con l'hip-hop, al break-beat.. Io ero quello che poi mi rompevano i coglioni tipo: “ma che è sta musica?”..poi piano piano hanno apprezzato la break-beat ecc[...]