WARNING:
JavaScript is turned OFF. None of the links on this concept map will
work until it is reactivated.
If you need help turning JavaScript On, click here.
Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Diocleziano_mc_buono, la necessità di ridare prestigio all'autorità imperiale eliminando le tante lotte per la successione per cui operò un'importante riforma istituzionale introducendo la tetrarchia, operò un'importante riforma istituzionale introducendo la tetrarchia che consisteva nella suddivisione della responsabilità dell'autorità imperiale (che restava unica) tra due Augusti, riservò a sé il compito di controllare la parte orientale dell'impero dove stabilì la sua capitale a Nicomedia, nella penisola anatolica, DIOCLEZIANO comprese la necessità di un controllo capillare del territorio, DIOCLEZIANO intraprese una radicale riforma amministrativa, stabilì che le comunità erano responsabili collettivamente del versamento di una determinata somma, fissata anno per anno e affidò alle amministrazioni locali (le curiae) il compito di riscuotere ed effettuare i versamenti allo stato, nel 284, in una fase di profonde difficoltà interne e di minacce dall'esterno dopo cinquant'anni di anarchia militare, durante la quale si succedettero sul trono imperatori provenienti dall'esercito, talvolta anche di origine barbarica, incapaci sotto il profilo politico e animati solo da ambizioni personali, una radicale riforma amministrativa che aveva lo scopo di facilitare la gestione del territorio e soprattutto la riscossione fiscale, nella suddivisione della responsabilità dell'autorità imperiale (che restava unica) tra due Augusti per cui ad un collega, Massimiano, affidò il compito di governare l'Occidente, una radicale riforma amministrativa basata su la divisione dell'impero in quattro prefetture (ciascuna con a capo un tetrarca), cinquant'anni di anarchia militare, durante la quale si succedettero sul trono imperatori provenienti dall'esercito, talvolta anche di origine barbarica, incapaci sotto il profilo politico e animati solo da ambizioni personali per cui in questo periodo una crisi di credibilità e di prestigio investì l'istituzione imperiale, che non si occupava più della gestione dello stato e della sua difesa ma era dilaniata da contese tra i pretendenti al trono, DIOCLEZIANO comprese la necessità di ridare prestigio all'autorità imperiale eliminando le tante lotte per la successione, affidò alle amministrazioni locali (le curiae) il compito di riscuotere ed effettuare i versamenti allo stato ma se i prelievi non erano sufficienti, i decurioni dovevano integrarli con i loro patrimoni, ad un collega, Massimiano, affidò il compito di governare l'Occidente con l'aiuto di un Cesare, Costanzo Cloro, che svolgeva per Massimiano lo stesso ruolo vicario assegnato a Galerio, l'impero si indebolì anche nei confronti dei nemici esterni e in particolare nei confronti dei popoli barbarici che premevano ai confini, la divisione dell'impero in quattro prefetture (ciascuna con a capo un tetrarca) a loro volta suddivise in diocesi, province e municipi, facilitare la gestione del territorio e soprattutto la riscossione fiscale e a tal fine stabilì che le comunità erano responsabili collettivamente del versamento di una determinata somma, fissata anno per anno, introdusse una nuova tassa che gravava sulla terra ovvero la capitazione, di un Cesare, Costanzo Cloro, che svolgeva per Massimiano lo stesso ruolo vicario assegnato a Galerio e che fissò la sua sede a Trèviri in Gallia, facilitare la gestione del territorio e soprattutto la riscossione fiscale e a tal fine introdusse una nuova tassa che gravava sulla terra