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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: m062, Teoria dell’azione ragionata (TRA) funzionamento del modello valutazione conseguenze, nel caso di situazioni note, le abitudini hanno un peso determinante nei comportamenti, alle volte più degli atteggiamenti in pratica comportamento abituale: utilizzo di euristiche (decisioni semplificate), Teoria dell’azione ragionata (TRA) funzionamento del modello credenze sulle conseguenze, secondo ulteriori ricerche, l'immagine di sé (identità sociale, di ruolo e personale) può condizionare in maniera significativa intenzione, Relazione tra atteggiamento e comportamento si distunguono due forme di relazione forma forte A->C è solo l'A a condizionare il C, Teoria dell’azione ragionata (TRA) funzionamento del modello motivazione a compiacere gli altri, Relazione tra atteggiamento e comportamento ulteriori ricerche hanno mostrato che nel caso di situazioni note, le abitudini hanno un peso determinante nei comportamenti, alle volte più degli atteggiamenti, ricercare una maggiore compatibilità tra A e C (Modelli multicomponenziali) (ricercare negli esperimenti situazioni compatibili) occorre infatti considerare che quando LaPierre inviò le lettere agli albergatori e ai visitatori, non poté trasmettere tutte quelle informazioni che si possono avere soltanto attraverso un contatto diretto (sorriso, presenza, padronanza della lingua, ecc.), - accessibilità alta - strutture intra-attitudinali estese e coerenti - non ambivalenza - connessione con il sé portano ad un A forte verso l'oggetto sociale in grado di condizionare marcatamente il C inoltre altri autori hanno suggerito che le motivazioni e possibilità di ragionare (tempo e capacità) alte, portano a decisioni accurate a quindi al modello TPB, credenze sulle conseguenze informano atteggiamento, forma forte A->C è solo l'A a condizionare il C un primo studio fu quello di La Piere (1934) sulla discriminazione degli asiatici negli USA evidenziò inaspettatamente una bassa correlazione tra A->C, Relazione tra atteggiamento e comportamento un primo studio fu quello di La Piere (1934) sulla discriminazione degli asiatici negli USA evidenziò inaspettatamente una bassa correlazione tra A->C, nel caso di situazioni note, le abitudini hanno un peso determinante nei comportamenti, alle volte più degli atteggiamenti in pratica comportamento non abituale: utillizzo di TRA e TPB, variabile del controllo comportamentale percepito (indica la percezione che la persona ha di poter mettere in atto un certo comportamento se intende farlo) gli ultimi studi hanno suggerito che questa variabile non interviene, o interviene in maniera inconsapevole in situazioni familiari, Relazione tra atteggiamento e comportamento si è indagato anche sulla relazione causale tra A e C seguendo due linee di ricerca A verso uno specifico C (p.e.: comprare una moto), Teoria dell’azione ragionata (TRA) funzionamento del modello credenze sul giudizio di altri significativi, evidenziò inaspettatamente una bassa correlazione tra A->C tale risultato fu contestato, e fu proposto di aggregare le misure di A e di C (considerare più comportamenti rispetto ad un certo atteggiamento), variabile del controllo comportamentale percepito (indica la percezione che la persona ha di poter mettere in atto un certo comportamento se intende farlo) condiziona comportamento, evidenziò inaspettatamente una bassa correlazione tra A->C tale risultato fu contestato, e fu proposto di ricercare una maggiore compatibilità tra A e C (Modelli multicomponenziali) (ricercare negli esperimenti situazioni compatibili), motivazione a compiacere gli altri informano norme soggettive