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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: m190, segnali non-verbali quali i gesti, segnali non-verbali vedi Mappa n. 172 (comunicazione non-verbale), strettamente correlati al grado di attivazione emozionale Ekman nel 1975 propose il concetto di gesti di adattamento, dal punto di vista espressivo è utile individuare alcune aree vedi, Davitz (1964) il quale ha indagato in particolare alcune componenti vocali, gesti di adattamento hanno lo scopo di regolare lo stato emotivo provato, metodo del giudizio (o riconoscimento) che consiste nel mostrare delle espressioni a dei "giudici" per valutarne il grado di riconoscibilità, le espressioni vocali-intonazionali veicolate dalla voce, Paul Ekman psicologo statunitense (1934) insieme a Friesen ha sviluppato nel 1978 il Facial Action Coding System (FACS), Facial Action Coding System (FACS) che permette di classificare ogni espressione del viso umano, correlazione tra emozione e modulazioni intonazionali tra i ricercatori Davitz (1964), segnali non-verbali quali le espressioni mimico-facciali, il comportamento espressivo è frutto di apprendimento sociale posizione assunta da Margaret Mead antropologa statunitense (1901 - 1978), la postura relativamente al grado di tensione-rilassamento, individuazione dei diversi movimenti mimici e valutazione della loro intensità come p.e. Facial Action Coding System (FACS), l'apprendimento sociale che determina le regole di esibizione (che governano l'espressione emotiva), origine innata (e quindi l'universalità) delle espressioni emozionali due visioni contrapposte che si è tentato di conciliare con la Teoria neuroculturale (neuro sta per neuromotorio), Scherer (1986) il quale ha dimostrato che le emozioni producono effetti stabili sulla voce e sul parlato, volto contribuisce a trasmettere segnali conversazionali, funzione adattiva per l'interazione sociale altri autori (la maggior parte) sostengono origine innata (e quindi l'universalità) delle espressioni emozionali