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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: m212, in molte società, politica ed economia non sono istituzionalizzate si è osservato che la gestione delle risorse simbo- liche può essere, in alcune società, più importante della gestione delle risorse materiali, anche dove non c'è un mercato basato sul principio della domanda e dell'offerta, vi sono comunque altri principi economici p.e. il principio di ridistribuzione è presente in molte società, comprese quelle dove uno stato funge da allocatore di risorse. Implica asimmetria e centralità tra le parti, quindi stratificazione, le economie che resistono al mercato sono state chiamate economie d'affezione questo fenomeno ha portato i teorici dello sviluppo a discutere sulla razionalità e irrazionalità economica ci sono due aspetti che emergono dalla domanda: chi decide cos'è economicamente razionale? 1) lo decide il Mercato, o lo decide l'individuo/gruppo sociale? 2) il parametro fondamentale, economicamente razionale, è il solo profitto, o magari anche il valore sociale (o anche spirituale) dato ad una certa cosa?, chi le possiede gestisce un'ampia rete di relazioni politiche che consentono, di riflesso, la gestione di beni economici la conclusione è che, anche in queste società, come in quelle industrializzate, chi gestisce il potere, gestisce le risorse (e viceversa), le economie che resistono al mercato sono state chiamate economie d'affezione questo fenomeno ha portato i teorici dello sviluppo a discutere sulla razionalità e irrazionalità economica nelle società industriali, l'economia è vista come un'attività orientata al calcolo e al guadagno, Che rapporto lega l'economia ai diversi gruppi sociali? la natura delle risorse simboliche, in alcune società, la reciprocità è un principio molto diffuso. Presuppone equivalenza e simmetria tra le parti e si fonda su obblighi morali si è osservato che la reciprocità prevale in società poco stratificate, ma anche in comunità come quelle rurali, nelle società industriali, l'economia è vista come un'attività orientata al calcolo e al guadagno un forte impatto su questo l'hanno avuto alcuni modelli culturali, vedi... L'etica protestante e lo spirito del capitalismo (Max Weber, 1909), anche dove non c'è un mercato basato sul principio della domanda e dell'offerta, vi sono comunque altri principi economici p.e. in alcune società, la reciprocità è un principio molto diffuso. Presuppone equivalenza e simmetria tra le parti e si fonda su obblighi morali, Che rapporto lega l'economia ai diversi gruppi sociali? circolazione e produzione delle risorse il loro controllo è fondamentale, e lo è sia per le risorse materiali che per quelle simboliche, le economie globali tendono a trasformare le economie locali per estendere il loro dominio (fenomeno denominato struttura della dipendenza) nota le economie che resistono al mercato sono state chiamate economie d'affezione, in molte società, politica ed economia non sono istituzionalizzate ciò ha comportato che nei primi studi antropologici si pensasse che i popoli primitivi non avessero una vera economia, in alcune società, la reciprocità è un principio molto diffuso. Presuppone equivalenza e simmetria tra le parti e si fonda su obblighi morali vedi Saggio sul dono (M. Mauss, 1923), Che rapporto lega l'economia ai diversi gruppi sociali? gestione delle risorse in molte società, politica ed economia non sono istituzionalizzate, il possesso di formule rituali, o quello di oggetti privi di un diretto valore economico, testimoniano la posizione politica preminente di certi individui vedi gli scambi rituali dei Trobriand (Malinowski), in molte società, politica ed economia non sono istituzionalizzate nonostante questo anche dove non c'è un mercato basato sul principio della domanda e dell'offerta, vi sono comunque altri principi economici, Che rapporto lega l'economia ai diversi gruppi sociali? la natura delle risorse materiali, la gestione delle risorse simbo- liche può essere, in alcune società, più importante della gestione delle risorse materiali p.e. il possesso di formule rituali, o quello di oggetti privi di un diretto valore economico, testimoniano la posizione politica preminente di certi individui, il principio di ridistribuzione è presente in molte società, comprese quelle dove uno stato funge da allocatore di risorse. Implica asimmetria e centralità tra le parti, quindi stratificazione vedi il concetto di: modo di produzione elaborato da Karl Marx filosofo e sociologo tedesco (1818 - 1883), ci sono due aspetti che emergono dalla domanda: chi decide cos'è economicamente razionale? 1) lo decide il Mercato, o lo decide l'individuo/gruppo sociale? 2) il parametro fondamentale, economicamente razionale, è il solo profitto, o magari anche il valore sociale (o anche spirituale) dato ad una certa cosa? per definire il comportamento economico bisogna tener conto di più fattori il consumo e l'utile materiale, la soddisfazione morale (beni immateriali, prestigio)